Una visita di carattere e virtù
Lectio divina sul
Vangelo di domenica 20 dicembre
Maria, che in quel momento era già incinta di Gesù, si decide a mettersi in viaggio da Nazareth verso una regione montuosa della Giudea per far visita a sua cugina Elisabetta, anch’ella in attesa di Giovanni il Battista. Il viaggio copriva una distanza notevole, tenuto conto del terreno, degli improvvisi cambiamenti delle condizioni metereologiche , del pericolo di ladri e briganti lungo il tragitto, del bisogno di scorte sufficienti di cibo per affrontare il percorso.
Nonostante i pericoli del viaggio, Maria insieme a Giuseppe, si affretta a raggiungere Elisabetta e si trattiene perfino con lei per un lungo periodo, per aiutarla nelle faccende domestiche. Tuttavia, non è solo la condizione di Elisabetta a motivare Maria a rendersi disponibile, ma sono il suo carattere e la sua virtù che la rendono pronta a mettersi al servizio di sua cugina. La visita di Maria a Elisabetta, si mostra come gesto di carattere e virtù.
Criticità educative e predicazione
Ho da pochi mesi concluso il mandato come Assistente Ecclesiastico Generale dell'Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), assegnatomi dal Consiglio Permanente della CEI. Quattro anni di fruttuosa esperienza di predicazione del Vangelo, che vorrei sintetizzare. L'Agesci raccoglie nelle sue file 180.000 fra bambini/e, ragazzi/e e giovani in formazione e adulti educatori, a cui si aggiunge un multiforme contorno di famiglie e simpatizzanti. Insomma un variegato spaccato di un grande gruppo sociale italiano. Ci sarebbe tanto da aggiungere, ma non è dato farlo in questo breve spazio, che vorrei invece utilizzare per riflettere con voi su uno specifico aspetto. L'Agesci è un'Associazione educativa che, come noto, si rifà al metodo di Lord Baden Powell o Gilwell. Essa è ben lontana dalla pretesa di rappresentare una scuola pedagogica, ma pone tutta la sua attenzione all'aspetto antropologico della persona.