Siena, San Domenico
I frati domenicani giunsero a Siena già nel 1220, un anno prima, cioè, della morte di S. Domenico, nostro fondatore. Nel 1225 la comunità ricevette alcune donazioni, fra le quali un terreno in donazione da Fortebraccio Malavolti. Iniziarono così i lavori di costruzione della chiesa già nel 1226 che si conclusero nel 1265. Nel corso del '300 il complesso venne però ampliato con forme gotiche che si possono vedere ancora oggi.
La Chiesa di S. Domenico era, in verità, in continua evoluzione. I lavori terminarono finalmente nel 1465. Essa, però, subì diversi incendi (1443, 1456 e 1531). Proprio a causa dell'incendio del '31, la basilica venne restaurata da Domenico Cinquini. Nel corso del XVII e XVIII secolo, il complesso domenicano subì numerosi rimaneggiamenti barocchi, con l’aggiunta di altari barocchi laterali che si possono ben vedere ancora oggi.
A causa di un forte terremoto del 1798 il campanile, già malridotto, fu abbassato al livello odierno e fu dotato del coronamento merlato attuale. Per analoghi motivi di stabilità, si decise di chiudere l’occhio centrale della facciata e le finestre laterali. L'ultimo intervento in Basilica è databile al periodo 1941-1963, in occasione del quale furono tolte le sovrapposizioni barocche, ripristinate in parte le forme gotiche antiche e aggiunte le vetrate con le Storie di santa Caterina.