Bibbiena, S. Maria del Sasso
Il complesso architettonico di S. Maria del Sasso a Bibbiena comprende il Convento dei frati con annessa foresteria e il Monastero delle Monache domenicane.
Il coro del Monastero, con pregevoli scranni intarsiati, contiene un grande quadro dell’Assunta, opera dei pittori domenicani Fra Bartolomeo della Porta e Fra Paolino da Pistoia. Nel refettorio si conserva un prezioso affresco che rappresenta il Cenacolo di Raffaele del Colle, detto il Raffaellino (1534). Il cinquecentesco Chiostro è stato recentemente restaurato in tutte le sue parti.
Il Santuario si compone di una chiesa superiore, con annessa Cappella di S. Domenico, una cripta e una chiesa inferiore. Consacrato nel 1507, custodisce preziose opera d’arte, in particolare l’affresco della Madonna del Sasso di Bicci di Lorenzo, la statua della Madonna del Buio in legno policromo, opera dell’arte fiorentina del quattrocento, una tavola di Giovanni della Robbia e varie decorazioni di scuola robbiana.
I Frati domenicani giunsero a Santa Maria del Sasso, dal convento di San Marco in Firenze, il 29 settembre 1468. Il Venerabile Girolamo Savonarola, 20 anni dopo, volle incrementare in questo luogo la presenza domenicana: nel 1486 inviò 22 frati e favorì la costruzione del Convento con l’attuale santuario. Il suo intento era quello di creare un centro di vita domenicana, importante per lo studio, la formazione, predicazione e diffusione del culto mariano. Le tristi leggi eversive dell’800 allontanarono i religiosi, potendovi ritornare solamente nel 1873. Dalla stessa data anche i novizi, gli studenti e gli alunni della Scuola Apostolica furono trasferiti a S. Maria, rimanendovi fino al 1909. Da allora rimasero pochi religiosi. Nel 1927 si aggiunsero Monache domenicane di Lucca, che trovarono un ambiente favorevole alla vita contemplativa: la loro presenza è stata fino ad oggi particolarmente significativa per il Santuario.