DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

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S. Maria del Sasso

Convento S. Maria del Sasso

S. Maria del Sasso
52011 - Bibbiena (AR)
Tel: 0575 59 32 66
Fax: 0575 59 31 30
www.santamariadelsasso.it

Qui ha sede l'Associazione Centro Missionario Domenicano onlus
(per donazioni: C.C.P. 83338996 - C.F. 92052660518 E-mail: santa.maria@inwind.it)

I frati della comunità
fr. Giuseppe Serrotti - Superiore;
fr. Giovanni Serrotti;
fr. Bruno Esposito.

Bibbiena, S. Maria del Sasso

bibbiena

 Il complesso architettonico di S. Maria del Sasso a Bibbiena comprende il Convento dei frati con annessa foresteria e il Monastero delle Monache domenicane.
Il coro del Monastero, con pregevoli scranni intarsiati, contiene un grande quadro dell’Assunta, opera dei pittori domenicani Fra Bartolomeo della Porta e Fra Paolino da Pistoia. Nel refettorio si conserva un prezioso affresco che rappresenta il Cenacolo di Raffaele del Colle, detto il  Raffaellino (1534). Il cinquecentesco Chiostro è stato recentemente restaurato in tutte le sue parti.
Il Santuario si compone di una chiesa superiore, con annessa Cappella di S. Domenico, una cripta e una chiesa inferiore. Consacrato nel 1507, custodisce preziose opera d’arte, in particolare  l’affresco della Madonna del Sasso di Bicci di Lorenzo, la statua della Madonna del Buio in legno  policromo, opera dell’arte fiorentina del quattrocento, una tavola di Giovanni della Robbia e varie  decorazioni di scuola robbiana.
I Frati domenicani giunsero a Santa Maria del Sasso, dal convento di San Marco in Firenze, il 29 settembre 1468. Il Venerabile Girolamo Savonarola, 20 anni dopo, volle  incrementare in questo luogo la presenza domenicana: nel 1486 inviò 22 frati e  favorì la costruzione del Convento con l’attuale santuario. Il suo intento era quello di creare un centro di vita domenicana, importante per lo studio, la formazione, predicazione e diffusione del culto mariano. Le tristi leggi eversive dell’800 allontanarono i religiosi, potendovi ritornare solamente nel 1873. Dalla stessa data anche i novizi, gli studenti e gli alunni della Scuola Apostolica furono trasferiti a S. Maria, rimanendovi fino al 1909. Da allora rimasero pochi religiosi. Nel 1927 si aggiunsero Monache domenicane di Lucca, che trovarono un ambiente favorevole alla vita contemplativa: la loro presenza è stata fino ad oggi particolarmente significativa per il Santuario.

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