DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Pensare Dio nel “tempo della fine”

La prospettiva escatologica 

nella riflessione di
Carlos Mendoza-Álvarez O.P.

Tra le diverse piste di riflessione che il Tempo liturgico di Natale offre alla nostra considerazione, una riguarda in particolare il rapporto tra il mistero dell'Incarnazione e la nostra esperienza della temporalità. Con il suo venire nella storia e il suo condividere la nostra condizione umana, il Messia immette nel corso ordinario degli eventi una temporalità nuova, non solo nel senso che l'Incarnazione segna il momento della “pienezza del tempo” (Gal 4,4), il suo “centro”, ma anche (e soprattutto) nel senso che essa segna l'inizio dei “tempi ultimi”, l'immissione dell' éschaton all'interno della storia stessa.

Lo abbiamo ascoltato nella Liturgia della Parola di qualche giorno fa: “Figlioli, è giunta l'ultima ora” (1Gv 2,18- 1° Lettura, messa del 31 dicembre), e ce lo ha ricordato spesso il periodo dell'Avvento, con i suoi numerosi riferimenti escatologici e i suoi rimandi al momento della parusìa, proprio a sottolineare l'intimo legame tra la venuta storica del Cristo e quella del suo avvento finale nella gloria.

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Dio non è indifferente

Abstract del messaggio del SANTO PADRE FRANCESCO per la celebrazione della XLIX giornata mondiale della pace.
Vinci l’indifferenza e conquista la pace.

“Dio non è indifferente! A Dio importa dell’umanità, Dio non l’abbandona!” Con queste parole il santo Padre Francesco, inizia la sua riflessione sulla giornata della pace, in questo 1 gennaio 2016. All’inizio del testo ricorda come la pace “Sì, (…) è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo.”

Ok, è dono di Dio, ma abbiamo fiducia sulla messa in pratica da parte degli uomini? Ecco allora che ci invita a “custodire le ragioni della speranza”, a guardare il positivo che ancora risiede in noi, quella attenzione per il più fragile e per il bene comune. Tale atteggiamento è alla “radice della vocazione fondamentale alla fratellanza e alla vita comune”. Ma tale atteggiamento, prosegue il pontefice, è accompagnato dal “fenomeno della globalizzazione dell’indifferenza”. Siamo passati da una indifferenza individuale, di chi “chiude il cuore per non prendere in considerazione gli altri”, ad una diffusione in scala globale del medesimo problema.

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Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
e predicare al mondo la Parola di Dio
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Frati, Monache e Laici Domenicani...
parliamo con Dio e di Dio nel XXI secolo
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E se Dio ti avesse scelto? E se ti stesse chiamando ad essere un frate domenicano?
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