Gratia praedicationis: note in margine al Giubileo dell’Ordine dei Predicatori
Nel 2016 ricorre l’ottavo centenario della conferma dell’Ordine da parte di papa Onorio III e il Giubileo non è solo un momento di celebrazione gioiosa per il nostro Ordine, vitale ancora dopo tanti secoli dalla sua nascita, ma è anche soprattutto un ritornare alle fonti, riscoprirne le finalità e riaffermarne la sua missione. Per il nostro Ordine ritornare alle origini vuol dire confrontarci con il suo carisma: la predicazione.
“Totalmente al servizio di Dio” è l’emblema della vita religiosa secondo san Tommaso. Un servizio che si esplica nella rinuncia a beni e affetti terreni attraverso la preghiera, lo studio, la predicazione e che ha come fine la diffusione della Parola di Dio nel mondo circostante. Sono ormai 800 anni che l’Ordine è stato fondato e le sue linee portanti non sono state mutate.
E la paura della fine non ci minaccerà più
Se ti restassero solo pochi minuti nella tua vita, cosa faresti? Questo é una domanda che provoca diverse risposte, spesso profonde e altre volte ridicole. Qualcuno potrebbe dire: farei le cose che preferisco; mangerei i miei cibi preferiti; sentirei le mie musiche preferite, etc... tante occasioni per soddisfare i sensi! In un certo senso, questa risposta dovrebbe farci preoccupare, perché sembra mostrare una mentalità concentrata solamente sui piaceri materiali nel mondo.
Quattordici anni fa, quando avvenne la tragedia dell'atto terroristico delle torri gemelli negli Stati Uniti, (un dramma che seppur con differenze si è ripetuto ieri in Francia) alcune persone rimaste intrappolate negli edifici colpiti dagli aerei, hanno avuto il tempo di fare qualche telefonata. Tante conversazioni sono state registrate dopo che il primo aereo aveva colpito la prima torre. Alcuni di esse sono avvenute mentre l'orrore si svolgeva con l’arrivo del secondo aereo. Alcune telefonate erano rivolte ai loro cari.