Per varcare la stretta e bassa porta del Regno dei Cieli
Meditazione su Matteo 3, 13-17
In questo brano Evangelico, appare in modo evidente l’umiltà del nostro Salvatore Gesù Cristo.
Benché senza peccato, nostro Signore, in obbedienza al Padre, non solo non ricusa di volersi mettere in fila tra i peccatori per riceverne il battesimo di conversione, ma invita il Battista a non opporre resistenza e adempiere così ogni giustizia. Da come possiamo ben notare, la vera obbedienza alla volontà del Padre, non si lascia sviare neppure da ciò che può sembrare logico: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te», dice Giovanni, «e tu vieni da me?» (Mt 3,14). L’Obbedienza è perseveranza nella volontà di Dio, è conformità alla sua volontà, perché quella di Dio è volontà salvifica.
La gioia del Signore sia la nostra forza
Il messaggio del Natale
La celebrazione eucaristica conclude con uno di questi saluti: La gioia del Signore sia la nostra forza, andate in pace, e i fedeli rispondono dicendo : Rendiamo grazie a Dio. E' proprio nell’eucaristia, che è “fonte e apice di tutta la vita cristiana”, i fedeli sono nutriti dalla Parola e dai sacramenti: fonte della gioia che uno sperimenta dentro di sé e porta agli altri nella vita quotidiana. Siamo nel periodo di Natale. Ci chiediamo: qual’è la prima reazione davanti a questo grande mistero del Dio che si fa bambino, si fa uomo? Penso che la prima reazione non può essere altro che gioia.