Il Canto della Bellezza
Con la sua vita cantò la gloria di Dio che egli portava come un tesoro nel profondo del suo cuore ed esprimeva nelle opere d’arte
(San Giovanni Paolo II, 18 febbraio, 1984)
In occasione della proclamazione del Beato Angelico come “Patrono degli Artisti” Giovanni Paolo II ha iniziato la sua omelia con un riconoscimento del Beato come “cantore della bellezza.” Il papa diceva: “In questo incontro liturgico desideriamo onorare un uomo a cui fu attribuito il nome di “Angelico”. E la sua vita - in profonda sintonia col soprannome datogli - fu uno straordinario “canto” a Dio: “un canto davanti agli angeli”.”
Alla fine di un Giubileo
E’ stato pubblicato e diffuso largamente il testo dell’omelia tenuta dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia in occasione della solenne liturgia che chiudeva l’anno giubilare domenicano a Santa Maria del Sasso il 21 gennaio c.a.
Vista la forte impressione suscitata nel sottoscritto e nella folla dei presenti in quella così solenne circostanza, vengo a esporre alcune annotazioni e a mettere in evidenza alcuni punti. L’anno del doppio Giubileo, quello generale (8 dicembre 2015-8 dicembre 2016) e quello domenicano (7 novembre 2015-21 gennaio 2017) è stato caratterizzato da Papa Francesco con la (troppo) ripetitiva proposta della Misericordia: argomento sul quale da subito e con sospetto zelo si sono tuffati i media, quasi che ormai tutto sia divenuto perdonabile e accettabile a prescindere.