L’Essere, in verità, è Amore
Piero Coda lettore di s. Tommaso
In un saggio pubblicato nel 2008 e apparso nella collana “Contributi di teologia” presso la casa editrice Città Nuova, Piero Coda (già ordinario di teologia trinitaria presso la Pontificia Università Lateranense e ora preside dell’Istituto universitario “Sophia” a Loppiano), dopo diversi contributi già dedicati a una riflessione sistematica negli ambiti della Teologia Fondamentale e Trinitaria, intraprendeva un confronto con uno dei grandi classici del pensiero teologico occidentale (il De Trinitate di s. Agostino), allo scopo di rintracciare le radici e il fondamento di un’ontologia trinitaria, di una speculazione cioè capace di scorgere il ritmo e le tracce della rivelazione trinitaria nel dispiegarsi stesso dell’essere, attraverso quel suo darsi (esse ut actus) all’altro-da-sé come modo specifico e connaturale di essere-sé.
«Egli è lo strumento che ho scelto per me»: da Saulo a Paolo, da Damasco al Risorto
“Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al mistero: io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede”
Quasi alla fine della sua esperienza terrena, san Paolo ricorda con queste parole la grazia della sua vocazione. Il ricordo di quell’incontro sconvolgente sulla via per Damasco lo fa prorompere in un inno di lode e ringraziamento. La festa liturgica della Conversione di san Paolo (25 gennaio) invita il popolo di Dio a fissare lo sguardo su questo campione della fede, ma ancor di più a benedire il Signore per le meraviglie di grazia che opera, trasformando il cuore dell’uomo per mezzo della sua Misericordia.