“Mi affaticherò volentieri perché tu abbia un’ottima pace”
Omelia in occasione del primo giorno del triduo che si svolge a S. Maria sopra Minerva in preparazione alla festa di S. Caterina da Siena
La celebrazione di questa sera ci introduce al triduo di preparazione per la Solennità di S. Caterina, una festa in cui si incrociano numerosi motivi di gioia e di ringraziamento:, festa della nostra città, del nostro Paese e della nostra Europa, di cui Caterina è compatrona e protettrice, festa della nostra comunità e della nostra basilica, che ne conserva il corpo, festa della nostra Provincia domenicana posta sotto la protezione e la guida della santa senese. La pista di riflessione di questa sera, tra le diverse che potrebbero offrirsi alla nostra considerazione di fronte a una figura così ricca e complessa come quella di Caterina, ce la offre lo stesso Vangelo che abbiamo ascoltato, il Vangelo del giorno.
Felicita, pienezza e novità di vita
"Credo di non essermi fatto alcun merito vivendo in quest’Ordine perché vi ho trovato sempre troppa gioia"
Messaggio vocazionale animato dalle parole del Beato Reginaldo D’Orleans
Avvicinandomi alla data del mio XXV di ordinazione sacerdotale e avendo già compiuto 34 anni dal giorno in cui sono stato accolto nel nostro amato Ordine dei Frati Predicatori, desidero condividre una riflessione che ha come base le famose parole del beato Reginaldo D’Orleans (1180 ca – 1220): una delle figure pilastro e simbolo della nostra famiglia domenicana.
Reginaldo docente di Diritto all’università di Parigi e decano di Saint-Aignan d’Orleans, conosciuto ed eccelso Maestro Reginaldo, dotto in Diritto canonico, arrivato a Roma al seguito del Vescovo di Orleans per seguirlo nei luoghi santi, si ammala gravemente e dopo le visite di San Domenico e la sua esortazione ad entrare tra i Domenicani, viene accolto nell’Ordine.