Maria: Giovane donna del Silenzio
Nell'attuale frangente tecnotronico e postmoderno, si e’ raggiunta una certa convinzione che la parola non può essere l’unica “domina” dello spazio comunicativo della persona l fronte di una storia e un pensiero comunicativo globale e globalizzante, inflazionato da parole, spesso senza un senso definito e con chiari accenti di sproloquio. Una nuova valorizzazione del Silenzio si rende necessaria quasi a volersi opporre al potere di una parola, di un parlare, proposti come forma di potere e di controllo (Historia docet).
È il fine che specifica
Abbiamo sentito, nella XXX domenica del tempo ordinario, la lettura della notissima parabola del fariseo e del pubblicano (Lc 18,9-14). Ovviamente, riconosciamo in questa parabola un insegnamento con il quale Gesù intende mettere in guardia contro la superbia ed elogiare l’umiltà: di fronte al fariseo pieno di orgoglio è dato in esempio il pubblicano che si umilia di fronte a Dio. E questo sembra confermato dalla lezione che Gesù stesso trae del suo racconto: «chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».