“Un passo nella sicurezza e un passo nel rischio”
Emergenza antropologica e sfida educativa nell’insegnamento di papa Francesco
In una lettera indirizzata alla diocesi e alla città di Roma del gennaio 2008, Benedetto XVI individuava nel “compito urgente dell’educazione” una delle sfide ecclesiali e sociali più importanti del nostro tempo, a cui rispondere con competenza e sollecitudine. Il venir meno di tanti punti di riferimento abituali, la messa in questione di tradizioni e culture nel loro insieme, la crisi economica e antropologica degli ultimi anni, sono elementi che generano un senso di inquietudine e di disorientamento che rende immediata e spontanea una rinnovata “domanda di educazione”.
Semplicità
“Il beato padre Francesco, ricolmo ogni giorno più della grazia dello Spirito Santo, si adoperava a formare con grande diligenza e amore i suoi nuovi figli, insegnando loro con principi nuovi, a camminare rettamente e con passo fermo sulla via della santa povertà e della beata semplicità”. (Tommaso da Celano, Vita prima di san Francecso, XI 26). Così Tommaso da Celano, nel suo ritrarre Francesco d’Assisi, parla di lui sottolineando la capacità di essere educatore di altri con uno stile di semplicità. Semplicità del cuore indica una attitudine che non ha nulla a che fare con l’impreparazione, la superficialità o la spontaneità senza riflessione.