Non una casa per rinchiuderci
Omelia in occasione della solennità della Dedicazione della Basilica di Santa Maria sopra Minerva - 22 ottobre 2017
Era intorno al 1280 che sono state poste le prime pietre di questa chiesa. I frati, già a Roma da una sessantina d’anni sul colle dell’Aventino, cercavano un posto più centrale nella città. Ottennero così di potersi installare in una piccola chiesa dedicata a Maria già presente dall’VIII secolo e che sorgeva presumibilmente dove sorge l’attuale Basilica, accanto ad alcuni templi romani, tra cui uno dedicato a Minerva.
In quale tempo viviamo?
Benché, secondo Aristotele, il tempo in quanto tale non esista, si tratta tuttavia di una dimensione costitutiva della nostra vita terrena. E, in ogni epoca, ma più particolarmente in questa di sfrenato progresso tecnologico, capita che esso diventi il nostro principale criterio di giudizio se non la nostra regola di vita: basta vedere l’isteria che s’impadronisce di milioni di persone appena esce un nuovo iPhone... Come Goethe fa dire a Antonio, nel suo Tasso: Die Gegenwart ist eine mächt’ge Göttin «l’attualità è una potente dea» (Johann Wolfgang von Goethe, Tasso, Aufzug 4, Auftritt 4).