San Tommaso d’Aquino: religioso, santo e maestro domenicano
Ogni 28 gennaio celebriamo la festa di san Tommaso d’Aquino, sacerdote domenicano e dottore della Chiesa. È una di quelle figure di illustre sapienza e santità che la Chiesa non smette di celebrare da più di 700 anni. Era infatti il 1323 quando l’Aquinate fu canonizzato da papa Giovanni XXII, e da quel momento il culto di questo figlio di san Domenico non ha smesso di crescere non solo nella Chiesa ma anche, a fasi alterne, al di fuori di essa. È infatti interessante che la storia e il pensiero di questo famoso domenicano venga studiato non solo dai membri della Comunità cristiana ma anche – e a volte direi soprattutto – da studenti e professori che non si riconoscono cattolici.
Il “Vangelo” nasce … a Roma!
Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».” (Mc 1, 14-15)
Con queste parole nel Vangelo di Marco si apre la vita pubblica di Gesù. Vediamo con quale enfasi l’evangelista insiste sulla parola “Vangelo”.
COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA
Comunicato stampa
della Provincia Romana di Santa Caterina da Siena dei Frati Predicatori riguardo alla Casa Santuario S. Maria del Sasso in Bibbiena (AR)
La Casa Santuario Santa Maria del Sasso in Bibbiena costituisce uno dei luoghi più cari alla Provincia Romana dei Frati Domenicani, sia in quanto centro di irradiazione del culto alla Beata Vergine Maria, sia perché storicamente ha visto rifiorire la presenza dell’Ordine domenicano nel Centro Italia.
Attualmente nella Casa Santuario è presente una comunità di cinque padri domenicani, chiamati a rispondere a Dio della propria vocazione religiosa nella condivisione della vita fraterna, nel servizio alla Chiesa attraverso la predicazione, la guida e il sostegno spirituale dei fedeli.
E’ la fede e l’obbedienza a Dio a fare il miracolo della vita
La nascita di un bambino nella vita di una coppia è una promessa di futuro, il passaggio da una storia ad un’altra che inciderà nel bene e nel male lungo lo scorrere degli anni.
Le letture di quest’ultima domenica del 2023 richiamano due momenti della vita di Israele, con il dono del figlio ad Abramo e a Sara, il figlio della promessa, che è quella di Dio , che si avvera oltre ogni speranza, e si radica nella fede. Il figlio, Isacco, colui che “ride” e porta gioia, è figura di colui che molti secoli dopo realizzerà pienamente la promessa, non solo a favore del popolo ebraico, ma a beneficio di tutti.