SABATO 6 DICEMBRE
La prima lettura parla della provvidenza misericordiosa di Dio che si preoccupa di noi suo popolo e ci manda un maestro: un maestro che i nostri occhi vedranno e il cui insegnamento ascolteranno i nostri orecchi: ci indicherà la giusta via da percorrere.
L’avvento ci mette in cammino su questa strada da percorrere.
Il Vangelo di oggi non c’invia a Betlemme ma nelle nostre città, in mezzo ai nostri fratelli a portare il lieto annuncio (vangelo) del Regno. La compassione di Gesù e la preghiera al Padre perché mandi operai nella sua messe si concretizza nell’invio degli apostoli. Inizia la predicazione itinerante della Chiesa. La predicazione itinerante diventa la misericordia di Dio. Un dono gratuito da distribuire gratuitamente: l’annuncio della bella notizia del Regno. Non riesco a pensare a Gesù senza immaginarmelo mentre cammina sulle strade della Palestina, avvicinando tutti, guarendo ed annunciando il Vangelo del Regno.
Anche San Domenico mandò i suoi frati a due a due nelle città dell’uomo e ancora oggi questi frati vanno: l’annuncio del regno è sempre “notizia”: cosa di oggi. Le nostre case, le nostre strade, sono i luoghi dove l’uomo anche oggi incontra Dio che gli viene incontro, sono le strade dove la misericordia e la compassione di Dio diventano Gesù.
Alla fine di questa celebrazione eucaristica anche noi torniamo nelle nostre case con il grande e bell’incarico: annunciare il Regno di Dio e guarire i fratelli dalla ferite e dalle malattie: il DNA del cristiano, di tutti i cristiani è la Missione: senza Missione non c’è chiesa, ammoniva Giovanni Paolo II (Redemptoris missio).
fr. Alberto Fazzini
Convento S. Domenico di Cagliari
Riferimenti scritturistici: Is 30, 19-21.23-26 Mt 9, 35-10,1.6-8