Uno spazio allargato fino ai confini della terra
Non conoscevo i domenicani e non avevo intenzione “farmi” monaca. I miei progetti erano altri: trovare un lavoro dopo aver ultimato gli studi che avevo scelto e che mi appassionavano, costruirmi una famiglia. Un grande desiderio di amare ed essere amata, trovando ciò che desse senso profondo e vero alla mia vita. Tutto questo si è realizzato, ma in maniera inaspettata! Tutto è nato da un incontro che era stato preparato per me da tempo: durante un’adorazione notturna il Dio che pensavo lontano, “nei cieli”, distante dalla mia vita, mi si è presentato come il Dio vicino, che voleva intessere un dialogo personale con me, che era interessato alla mia storia; un Dio che voleva prendersi cura di me, che mi amava e che mi conosceva fino in fondo (cfr. salmo 139).
È stata l’esperienza del sentirsi toccata nel profondo, l’esperienza di “Dio con noi”. Da quel momento non potevo più essere indifferente, distratta: volevo cercare il modo di rispondere a tanto amore! Come in un rapporto tra amici, ho cercato di aprirmi al dialogo, alla disponibilità, all’accoglienza. Ma forse è più corretto dire che, a poco a poco, sono stata conquistata.
Cristo ha preso posto nella mia vita e, attraverso molte mediazioni delle persone che mi metteva accanto, mi ha fatto comprendere che mi chiamava ad un rapporto unico con Lui, un rapporto che non voleva chiudermi egoisticamente nella ricerca della mia felicità, ma voleva aprirmi: “Allarga lo spazio della tua tenda” (Is 54,2). Come realizzare tutto ciò? Tante sono state le domande e le resistenze. Tutto pensavo fuorché alla vita monastica che, senza conoscerla, pensavo fosse disincarnata, “buia”, “vecchia”! Un mio amico sacerdote, che in quel periodo mi seguiva spiritualmente e che ha visto più lontano di me, mi dette l’indirizzo di questo monastero, dicendomi semplicemente: “Scrivi!”. Inizialmente restia a farlo, ho poi scritto. Da lì a venire a conoscere le monache di persona il passo è stato breve, forse più per curiosità che per altro. La sorpresa è stata grande! Ho trovato una realtà che nemmeno immaginavo: donne libere, realizzate, che vogliono vivere insieme il Vangelo, in uno spazio non ristretto, ma ampio, allargato fino ai confini della terra! E la cosa che più mi ha sorpreso è che mi sono sentita “a casa” tra gente che non conoscevo: ho sentito che avevo trovato quello che stavo cercando!
Ho conosciuto, così, l’ideale di san Domenico, un uomo che ha fatto della sua vita un dono totale. Assetato di Verità, di bellezza e di Amore, egli non voleva tenere per sé quanto aveva ricevuto. Questo è lo spirito che ha trasmesso ai suoi figli, alla sua famiglia, di cui ora faccio parte: vivere l’amore di Dio e donarlo, studiare la verità e non tenerla per sé. Vivere un’esistenza che non sia egoistica o ripiegata ma, piuttosto, aperta all’accoglienza, alla disponibilità, all’ascolto, alla presenza a volte silenziosa ma efficace anche con i nuovi mezzi di comunicazione come facebook, sito internet, whatsapp… E come Domenico voleva, la nostra è una grande famiglia, in cui collaboriamo con i nostri frati, le suore e i laici, perché nella ricchezza della complementarietà si diffonda in tutto il mondo ciò che abbiamo conosciuto e creduto (cfr. 1Gv 4,16)!
Quando il Signore entra nella nostra vita vuole farne un capolavoro. Ci porta per vie inaspettate, ma sa bene dove si trova la vera felicità per noi, il nostro vero bene, la nostra identità profonda. Siamo creature “amate d’amore eterno” (Ger 31,3). La promessa di Dio non delude e la sua fedeltà non viene mai meno, anche quando si cercano altre vie, anche quando ci si ferma: questa è la mia esperienza. Il mio piccolo “sì” inserito nel più grande “SI'” di Dio alla mia vita, per una pienezza di Vita!
Sr. M. Paola Diana Gobbo, O.P.
Santa Maria della Neve e San Domenico
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