DOMENICANI

Siamo liete di presentarvi la nostra piccola comunità di Roma - rione Prati, che ha preso vita appena tre mesi fa, ponendosi proprio sotto la protezione dei discepoli di Emmaus. È composta da suor Federica, suor Marie-Théo e suor Valérie, alle quali lasciamo volentieri lo spazio per qualche riga di auto-presentazione.

 «Comunità italiana e allo stesso tempo internazionale: italo-franco-beninese. Il 12 gennaio scorso abbiamo lasciato i nostri quartieri della periferia romana e gli ampi spazi domestici e verdi, della Giustiniana (per Federica e Valérie) e della Balduina (per Marie-Théo). Siamo arrivate in pieno centro, in un appartamento al 2° piano di un bel condominio attiguo alla parrocchia Santa Maria del Rosario, affidata alla cura pastorale dei frati domenicani. Il canto degli uccelli, le visite a sorpresa degli animali della campagna romana sono stati sostituiti dai rumori della città, dagli abitanti del palazzo e dalle incursioni del gatto della vicina.
A pochi passi dalla Piazza San Pietro; il fiume di turisti e pellegrini è perennemente in piena e si mescola alla vita di un quartiere che già di suo è molto vivace, di giorno e di notte! Condòmini, parrocchiani, venditori ambulanti… sono divenuti il nostro spazio quotidiano, nel quale muoverci e re-imparare a vivere il nostro carisma. Ognuna di noi modella questo spazio in funzione del proprio lavoro / apostolato / studio. Sr Federica, responsabile della comunità, si divide tra il dottorato in diritto canonico all’Angelicum e il volontariato presso il carcere femminile di Rebibbia. Sr Valérie prosegue i suoi studi in scienze dell’educazione presso l’Auxilium. Suor Marie-Théo si dedica all’economato, alternandolo con un po’ di catechismo all’Institut St. Dominique e con un laboratorio di psicomotricità, da poco avviato presso il dispensario pediatrico Santa Marta (in Vaticano).
Con flessibilità e creatività, cerchiamo così di costruire questa nostra nuova realtà comunitaria, desiderose di una vita gioiosa e fraterna, fondata sulla Parola.
Abbiamo desiderato dare alla nostra piccola comunità il nome di Emmaus, quale luogo dell’incontro inatteso col Risorto; luogo del camminare poveramente con un Pellegrino che non esita ad accompagnarci lungo una strada intrapresa nel verso sbagliato.
Nello svolgersi dell’anno liturgico e nel celebrare ogni ricorrenza alla luce della Pasqua, ogni discepolo è continuamente invitato ad incamminarsi verso Emmaus, a sedersi ad Emmaus, a ripartire da Emmaus.
Ci si incammina per Emmaus col desiderio, e col rischio, di lasciarsi incontrare.
Ci si siede ad Emmaus per ritrovare il senso della Parola e condividerla con il Pane.
Si riparte da Emmaus con la gioia fervida di un annuncio che non può essere trattenuto.
Possano, i discepoli di Emmaus, accompagnare ed ispirare la nostra vita comunitaria».

Sr Marie-Théo, Sr Federica, Sr Valérie (nella foto)