Lo Spirito Santo, la cella interiore e facebook
Caterina da Siena raccomandava al suo confessore e discepolo Raimondo da Capua di non uscire mai dalla cella interiore del cognoscimento di se medesimo e di Dio in lui. Può sembrare paradossale ma uno dei tanti significati grazie al quale si può abitare facebook implica proprio questo: una crescente conoscenza di sé, di Dio e della famiglia umana. In che senso?
Facebook può essere considerato come l’incontro tra il mio “volto” e il “volto” di migliaia di persone umane, è in un senso molto stretto il “libro dei volti della famiglia umana”.
Ogni giorno “il volto della famiglia umana” interpella con la sua domanda “a che cosa stai pensando” il mio essere a immagine di Dio: è come se mi chiedesse “in che modo attui in questo momento il tuo essere a immagine della Trinità, vale a dire come ti ricordi, come ti conosci e come ti ami in questo momento?”
Ecco come facebook stimola ogni giorno a coltivare la frequentazione della propria cella interiore che Caterina intende proprio come il nostro essere a immagine della Trinità in azione: come mi ricordi di me, come conosco me e come mi amo ora qui ed adesso?
Facebook può approfondire questo processo in modo geniale: la possibilità di comunicare quanto penso in questo momento a migliaia di persone mi può suscitare una domanda grandiosa: che cosa della mia vita è degno di essere condiviso con la famiglia umana?
Se prendo sul serio questa domanda avrò bisogno di tempo per studiare la mia vita, per conoscerla, amarla, ricordarla più profondamente.
Avrò bisogno di sviluppare una mia visione della vita, della fede, della storia, della civiltà, dell’umanità, della cultura, della natura, ecc. La famiglia umana mediata attraverso il social network diventa così lo stimoli, l’invito a scrutare, a conoscere, ad amare, a ricordare quanto della mia vita è degno di essere vissuto e condiviso … con l’umanità intera.
Si istaura un circolo virtuoso. Facebook mi invita a cercare gli aspetti più belli, più veri e più buoni della mia vita e mi offre allo stesso momento l’opportunità di arricchire davvero l’umanità di queste mie caratteristiche.
Non potrebbero essere questi alcuni dei tanti sensi pasquali del social network che lo Spirito Santo fa fiorire in mezzo ai vari sensi letterali del mondo digitale.
I significati letterali digitali potrebbero essere: volersi impadronire dei nostri dati, scorporarci, sottrarci al quotidiano, consacrarci al virtuale, rendercene dipendenti, ecc.? Ma è attraverso di essi e malgrado ad essi che lo Spirito è in grado di diffondere nuova vita, nuova libertà e più somiglianza con lui!
Oggi lo Spirito Creatore “rinnova la faccia della terra”, perché non anche face-book, il libro della faccia digitale della umanità del XXI secolo … come una nuova modalità di contribuire alla realizzazione del suo grande progetto “famiglia umana” e della persona a sua immagine!
fr. Christian-M. Steiner, O.P.