Un’esperienza pastorale: corso di preparazione al matrimonio alla Minerva
Questo mistero è grande;
lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Così San Paolo descrive il bellissimo mistero dell’amore umano, nel suo splendido “codice domestico”, cioè la trattazione del sacramento del matrimonio nella lettera agli Efesini. Mosso dallo studio di queste splendide pagine nello corso del precedente anno, ho deciso di partecipare anche io alla organizzazione delle catechesi di preparazione al matrimonio che sono state organizzate, presso Santa Maria sopra Minerva, dal p. rettore Gian Matteo Serra.
I temi trattati nei nove incontri hanno voluto perlustrare il matrimonio nella prospettiva biblica, con p. Riccardo Lufrani e Rosalba Manes ov, la testimonianza di alcune famiglie, la prospettiva ecclesiale a partire dalle sollecitazioni dell’ultimo sinodo, insieme al p. Daniele Aucone, e infine anche la visione catechetica e liturgica, temi affrontati dal p. Gian Matteo e da me medesimo.
Fra noi frati e le quattro coppie che hanno partecipato attivamente agli incontri da settembre a febbraio, sin da subito si è creato un clima di gioiosa fraternità e amicizia. Servendo la messa al primo dei quattro matrimoni, ho più volte ringraziato il Signore per questa splendida esperienza pastorale e ho provato molta emozione insieme ai due sposi.
Vorrei aggiungere una piccola riflessione: la proposta che la Chiesa Cattolica oggi offre del matrimonio è sempre più messa in discussione, nel mondo, da altre forme di convivenza che hanno ormai stabilmente preso piede anche fra i cattolici stessi.
Credo che la vera riscoperta del nucleo del sacramento del matrimonio - come mutua, integrale e inscindibile donazione e armonizzante legame fra uomo e donna – possa far gustare interamente questa splendida realtà che Gesù stesso ha tratto dalla società civile e ha reso sacramento, cioè segno visibile dell’azione di Dio nell’uomo e per l’uomo.
L’uomo e la donna, dunque, in questo progetto vocazionale voluto dal Signore, integrano la loro partecipazione al bene comune della società con la loro azione comune di essere testimoni dell’amore indissolubile, aperto alla vita e fedele di Cristo per la sua Chiesa e per l’umanità. Allo stesso tempo sono testimoni dei valori portanti del cattolicesimo. La famiglia davvero diviene piccola chiesa domestica, luogo della propagazione dell’amore trinitario. La famiglia diviene per il marito, la moglie e gli eventuali figli, la cooperazione alla realizzazione del mistero salvifico di Dio per l’uomo.
Gesù dolce, Gesù amore
Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P.