Domenico: Caritas Veritatis e Praedicator Gratiae
Queste due espessioni, cosi’ famose e care, appilicate al nostro Santo Fondatote indicano chiaramente la sua fisionomia spirituale e apostolica e possono essere chiamate l’elemento specifico e caratteristico della sua missione e quella di noi come domenicane e domenicani.
La prima: Caritas Veritatis è per così dire l’asse portante della sua esperienza; l’altra: Predicator Gratiae è uno dei passaggi della ben nota e meravigliosa antifona dedictagli: “O Lumen”.
Tute le fonti e alcuni scritti da cui otteniamo i suoi tratti caratteristici(Libellus de principiis Ordinis, Acta canonizationis, Constitutiones antique, Vitae fratrum, cosi’ come il Commento alle Prime costituzioni del Beato Umberto di Romans e i testi di San Tommaso d’Aquino) ce lo presentano come Vir Evangelicus, sia nelle parole che nelle opere, con una passione smisurata per la salvezza della persona umana; uomo orante, grande penitente, povero, umile, comunitario, ligio alle osservanze religiose , buono e misericordioso, discreto e paziente.
CARITAS VERITATIS
Domenico, possedendo e vivendo tutte queste straordinarie virtù, in altre parole, è Vir Caritatis, dove però questa carità, questo amore a Dio suo Signore, prende la forma peculiare di amore e servizio alla Verità divina, la Sapienza, la Parola incarnata, che viene rivelata dal Padre cratore per la salvezza del’uomo integrale. E’ quindi la Caritas Veritatis, l’amore alla Verità che sprona, illumina e permea tutta la sua vita; l’amore a Cristo Signore: via, verità e vita di ogni persona (Gv 14,6).
Andando ancora piu’ sullo specifico ben possiamo segnalare chiaramente il carisma proprio di San Domenico nel linguaggio della grazia della sapienza, o scienza divina: il dono di saper condividere i grandi misteri della fede e della salvezza (1Cor 2,7). Lo stesso Cristo a Santa Caterina conferma che "tuo padre Domenico ha voluto che i suoi frati non avessero altro pensiero che l’onor mio e la salvezza delle anime mediante la luce della Sapienza" (Dialogo). La Caritas Veritatis, senza dubbio, è il fulcro della missione di Domenico e il modo proprio come lui Lo ha amato e come noi domenicani dovremmo amarLo; il motto presente sull’emblema del nostro Ordine contiene il progetto di tutta la vita domenicana, tutta la sua l’essenza e la sostanza, tutta la sue vicende. L’autenticita’ del nostro programma di vita, come domenicani si misura con la fedeltà a questo ideale da lui tracciato e vissuto, e altresì celebrato nella stora da tanti altri nostri confratelli e consorelle, religiosi e laici: maestri quindi della verità e operatori di carità e giustizia.
PRAEDICATOR GRATIAE
La bella espressione persente nella nostra antifona a San Domenico “O Lumen” ci parla chiaramente di un aspetto fondamentale del carattere di San Domenico e dell’Ordine nostro. Domenico: l’uomo, il religioso, il sacerdote che predicava la grazia, la salvezza, la bellezza di Dio, del suo Signore. Anche nell’oservanza del silenzio, imposto dalle osservaze regolari, usava il dono della parola per parlare con Dio e di Dio e la sua comunicazione, insieme alle sue parole, erano orientate a spargere il bene, la belllezza, la gratitudine, la pietà e la misericordia.
In viaggio e in convento, come nelle sue comunità, sempre parlava di Dio e della salvezza integrale della persona umana. Tuttavia Domenico non tratteneva questo dono, questa sensibilità umana, spirituale e cristiana solo per se stesso: spingeva arduamente i confratelli affinchè predicassero la Verita’, cioè Cristo Gesù e la salvezza della anime. E per questo li inviava loro ad esercitare il ministero di predicatori della grazia e dell’amore di Dio. Lo stile di questa predicazione doveva certamente essere marcato da una illuminazione speciale della Sapienza divina, da viversi tuttavia con umiltà e povertà.
L'eredità lasciataci da lui non sono beni effimeri, materiali, ma la grazia del cielo, quella che lui ha predicato e che anche noi dovremmo cercare, contemplare e farne partecipi gli altri: "abbiate la carità, preservate l'umiltà, vivete la povertà volontaria" (Testamento spirituale di S. Domenico).
In quest’anno si celebra il Giubileo per il nostro VIII centenario e contemporaneamente il Giubileo dell’anno della Misericordia. Il Signore Gesù, spledore di Grazie e di verità ci illumini, aiuti e guidi con la intercessione della Madonna del Santo Rosario, di San Domenico, delle nostre sante e santi ad essere amanti della Verita’ e della Grazia e ad essere capaci di condividerla, con quanti più potremo, con la nostra parola e la nostra testimoninza di vita.
fr. Giorgio Pittalis, O.P.