"Fonte d'acqua viva"
In tutta la Bibbia e con non poca frequenza, possiamo trovare la dimensione della sete insita nei tanti protagonisti, e attraverso questa, cogliere qualcosa del loro cammino alla ricerca bramosa di Dio. Il mio pensiero ora, si porta alle parole del salmista: "O Dio, tu sei il mio Dio, [...] di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua" (Sal 62,2) ed ancora: "L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente; quando verrò e vedrò il suo volto?" (Sal 41,3).
La stessa Scrittura ci dà una pista, un cammino, nelle parole del Signore che esclama: "Chi ha sete venga a me e beva " (Gv 7,37). Solo pochi capitoli prima di questo versetto, l'evangelista riporta l'episodio di Gesù con la Samaritana presso il pozzo di Giacobbe; in questa donna che si reca al pozzo c'è l'immagine della Chiesa, così ci suggerisce sant'Agostino nel suo Trattato a questo vangelo.
Gesù aveva presentato l'argomento dell'acqua viva, di quell'acqua che zampilla per la vita eterna (cfr. Gv 4), cogliendo al contempo i due aspetti della sete e della ricerca. é mezzogiorno e il caldo imperversa, la donna assetata va ad attingere l'acqua, ma il Signore attraverso la Sua presenza le fa un dono gratuito e singolare che la porterà a scoprire una sete che va al di là di quella fisica. Fermarsi in dialogo con il Signore le permette di riscoprirsi e dissetarsi.
Per capire e apprezzare quest' immagine dell'acqua scelta da Gesù come segno espressivo della Sua identità e della Sua missione, ci possono aiutare svariati passi biblici; qui l'acqua è presentata quale simbolo della vita che Dio dà, ma ancor di più come dono proprio dei tempi messianici.
E se Cristo è l'acqua che disseta, Maria è la fonte, così infatti è invocata in uno dei titoli delle Litanie Bibliche: "Fonte d'acqua viva". Lasciamoci guidare ancora dalla Scrittura e giungiamo a quanto scrive San Paolo, nella pienezza dei tempi, (quando) il dono di Dio si fa visibile in Gesù, " nato da donna" (cfr. Gal 4,1). Maria è fonte d'acqua viva perché dal suo grembo è scaturita la salvezza del mondo, da Lei è nato il Salvatore.Avviciniamoci allora a questa Fonte, forse stanchi e preoccupati, forse accalorati, assetatati e appesantiti dal cammino quotidiano, fermiamoci in dialogo con Maria, Ella ci può aiutare, Ella intercede per noi, Ella è il pozzo da cui possiamo attingere, perché in quell'acqua che sgorga ci è dato Colui che ci disseta. Il Suo grembo verginale fecondato dallo Spirito Santo, ha generato Gesù Cristo, acqua da cui l'intera umanità può spegnere e saziare la sua forte sete. Attirati da Maria che è la Fonte, anche noi come la Samaritana al pozzo predisponiamoci ad incontrare Cristo nella preghiera, e facciamolo con il Santo Rosario, contemplando la Sua vita mistero dopo mistero ne usciremo trasformati! La corona del Rosario, ci permetterà di arrivare a fissare Cristo e la Sua vita guidati da Maria, e proprio come una corda aiuta a portare su dal pozzo il secchio traboccante d'acqua, così noi, grano dopo grano arriveremo al Signore presentatoci da Maria.
Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri,
Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti.
Ave, in Te raffiguri l'antica piscina,
Ave, le macchie detergi dei nostri peccati.
Ave, o fonte che l'anime mondi,
Ave, o coppa che versi letizia.
Ave, o fragranza del crisma di Cristo,
Ave, Tu vita del sacro banchetto.
Ave, Vergine e Sposa!
(dall'Inno Akathistos)
fr. Danilo Milelli, O.P.
Convento S. Maria sopra Minerva, Roma