La nuova edizione critica dell’Epistolario di santa Caterina da Siena
Dal 5 al 6 dicembre 2016 si è tenuto a Roma, presso la sede dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME), il Seminario di Studi “Per una nuova edizione dell’Epistolario di Caterina da Siena”, promosso dall’Istituto stesso e dalla Provincia Romana di S. Caterina da Siena.
Il 28 aprile 2014 i due enti hanno stipulato una convenzione quinquennale allo scopo di “promuovere e sviluppare la collaborazione per la pubblicazione dell’edizione critica dell’Epistolario di santa Caterina da Siena, uno dei testi più significativi nell’ambito delle scritture religiose femminili tardo-medievali” (cfr. per il testo della convenzione il seguente link: http://www.isime.it/public/ricerca/convenzioni/Accordo.pdf).
La direzione scientifica del progetto è stata affidata al prof. Massimo Miglio, presidente dell’ISIME, che si avvale di un comitato scientifico composto dal Priore della Provincia S. Domenico in Italia, fr. Fausto Arici; dalla prof.ssa Alessandra Bartolomei Romagnoli (Pontificia Università Gregoriana-Roma); dalla prof.ssa Sofia Boesch; dal prof. Marco Cursi (Università di Roma III); dal prof. Carlo Delcorno (Università di Bologna); da fr. Gianni Festa (Postulatore generale dell’Ordine domenicano); dal prof. Giuseppe Frasso (Università di Torino); dalla prof.ssa Giovanni Frosini (Università degli Stranieri di Siena); dal prof. Giorgio Inglese (Sapienza-Università di Roma); dal prof. Lino Leonardi (SISMEL-Firenze); dalla prof.ssa Rita Librandi (Università Orientale di Napoli); dal prof. Luca Serianni (Sapienza-Università di Roma); dal prof. André Vauchez (emerito dell’Università Paris X Nanterre); dalla prof.ssa Gabriella Zarri (Università di Firenze).
Il Seminario, i cui atti sono stati pubblicati dallo stesso Istituto alla fine del 2017 nella collana “Quaderni della Scuola Nazionale di Studi medievali. Fonti, Studi e Sussidi”, n. 9, è stata un’occasione per comunicare i primi apporti di una ricerca a tutto tondo condotta da giovani studiosi, che hanno usufruito delle borse messe a disposizione sia dall’ISIME sia dalla Provincia Romana di S. Caterina da Siena, al fine di acquisire le conoscenze adeguate, previe all’allestimento dell’edizione critica dell’Epistolario cateriniano: un’impresa difficile, ma molto affascinante. Gli atti si aprono con il contributo di Giuseppe Frasso “L’edizione Tommaseo delle Lettere di Caterina da Siena tra scontro ideologico e filologia”, sulla ricezione dell’edizione nel tumultuoso contesto della fine del potere temporale dei papi.
Massimo Miglio con il saggio “Pietro Fedele e l’edizione Dupré Theseider dell’Epistolario caterianiano” ricostruisce i rapporti personali e scientifici tra Pietro Fedele, che diverrà nel 1933 presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, e Eugenio Dupré Theseider, allievo della Scuola Storica nazionale, al quale venne affidata l’edizione critica dell’Epistolario di santa Caterina da Siena, destinata purtroppo a rimanere ferma al 1940 con la pubblicazione in edizione critica delle prime 80 lettere. Utile per integrare le conoscenze sul metodo di lavoro di Dupré Theseider è l’articolo di Marzia Azzolini: “La carte di Eugenio Dupré Theseider nell’Archivio storico dell’Istituto”, una preziosa ricognizione della documentazione archivistica riguardante la prima edizione critica dell’epistolario. Sonia Porzi illustra con dovizia di particolari nel suo contributo “Celle qui a eu plusieurs secrétaires a bien pu avoir plusieurs traducteurs: la prima traduzione integrale a stampa delle Lettere di Caterina da Siena in Francia, Jean Balesdens, 1644” la gestazione della prima traduzione integrale in francese delle Lettere della Vergine di Fontebranda “lavoro preciso e di lungo respiro”, opera in gran parte del frate Minimo Simon Martin dell’Ordine di San Francesco di Paola.I saggi di Sara Bischetti (“Prime indagini su alcune analogie grafiche tra lettere originali e raccolte”), di Angelo Restaino (“La copia e la diffusione dei codici dell’Epistolario di Caterina da Siena: campionature, ipotesi, piste di ricerca”) e di Diego Parisi (“Note dal censimento dei manoscritti dell’Epistolario”) gettano nuova luce sulle particolarità grafiche dei codici, sulle modalità della loro diffusione e sulle raccolte facenti capo agli scriptoria di Tommaso da Siena e di Stefano Maconi, che diedero vita rispettivamente a due tradizioni: quella domenicana e quella certosina. Sui rapporti fra i vari testimoni della raccolta di Stefano Maconi si sofferma il contributo di Francesca De Cianni “I rapporti tra alcuni codici della Raccolta Maconi nella tradizione dell’Epistolario cateriniano”. L’articolo di Antonella Dejure, curatrice della pubblicazione degli atti insieme a fra Luciano Cinelli, si incentra con dovizia di particolari sul manoscritto 292, conservato presso la Biblioteca Casanatense di Roma, contenente un numero limitato di lettere, ma prezioso perché ci tramanda una forma del testo molto vicina all’originale, quindi un testimone fondamentale per l’allestimento dell’edizione. I saggi di Annalisa Listino (“Per uno studio delle varianti linguistiche del manoscritto Viennese delle Lettere di Caterina da Siena”) e Margherita Quaglino (“Primi appunti sulla lingua degli autografi pagliaresi”) sono dedicati alle particolarità grafiche e linguistiche sia del manoscritto conservato a Vienna, vergato da Neri di Landoccio Pagliaresi e allestito in tempi diversi con numerosi ripensamenti e varianti, sia degli autografi del Pagliaresi, il cui studio fornisce importanti elementi per comprendere meglio anche il testimone viennese. Chiude il volume il prezioso contributo di Damien Ruiz “L’Epistolario di Caterina da Siena: bibliografia ragionata (1900-2017)”.
Il cammino verso l’edizione critica dell’Epistolario di S. Caterina da Siena procede speditamente con apporti originali, a dispetto di qualche profeta di sventura, assertore improvvido dell’inutilità del progetto.
fr. Luciano Cinelli, O.P.
Convento di S. Maria del Rosario, Roma
A. Dejure-L. Cinelli OP (a cura di), Per una nuova edizione dell’Epistolario di Caterina da Siena. Atti del Seminario (Roma, 5-6 dicembre 2016), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medioevo, 2017 (Quaderni della Scuola Nazionale di Studi Medievali. Fonti, Studi e Sussidi, 9). € 15,00