DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Prezioso crocifisso in cartapesta del '600 recentemente restaurato

Una meravigliosa opera d'arte, recentemente restaurata con grande perizia da due noti restauratori aretini – Alberto Spurio e Ida Bigoni – sotto la tutela delle Belle Arti di Arezzo. Si tratta di un prezioso Crocifisso a grandezza naturale, in cartapesta, portato a Bibbiena – Santa Maria del Sasso- dalle monache domenicane che nel 1927 si trasferirono da Lucca a Bibbiena: venne sistemato nella parete sinistra del grande coro monastico.

Avvertita la necessità di un buon restauro, questo Crocifisso fu affidato alle mani dei due noti restauratori sopra nominati. Dopo sei mesi di accurato lavoro, il Crocifisso restaurato fu presentato al pubblico il 27 marzo di quest'anno e collocato – su apposito piedistallo in ferro battuto – a destra dell'altare del coro all'altezza di un metro circa da terra.

Una accurata ricerca dello storico dell'arte Michel Scipioni, per individuare l'autore di questo Crocifisso – quando e dove venne scolpito – termina con queste indicazioni: “la particolare lavorazione della cartapesta, le dimensioni ed il modellato, fanno ricondurre il Crocifisso in ambiente fiorentino, e in modo plausibile, nella bottega o fra i seguaci di quel Ferdinando Tacca che a metà seicento aveva realizzato i più importanti Crocifissi in cartapesta in terra toscana.

giuseppe serrotti1   fr. Giuseppe Serrotti, O.PNelle cronache del Monastero delle Domenicane a Lucca, l'autore di questo Crocifisso viene indicato come “bravissimo scultore” e si parla che nella stimata bottega d'arte all'interno del Monastero vennero unite le parti del Crocifisso rimaste divise, forse ad opera di Suor Maria Agnese Modana, che la cronaca indica come “molto perita nell'arte della pittoria”. In un secondo tempo fu fatto dipingere l'incarnato da un pittore esterno al Monastero.

Quanti ora possono vedere da vicino questo Crocifisso sentono di essere alla presenza di una grande opera d'arte: ne ammirano le forme perfette di ogni parte del corpo e soprattutto la compostezza e dolcezza espressa dalla serenità del suo volto: sembra già rimandare alla gloria della sua Resurrezione.

fr. Giuseppe Serrotti, O.P.
Convento S. Maria del Sasso, Bibbiena

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