Il Pavone: simbolo cristiano
Il pavone appare molto presto nell'arte Cristiana dei primi secoli, come simbolo della Risurrezione e della Vita Eterna. Questo simbolismo è radicato nelle antiche religioni pagane, alcune delle quali ritenevano che la carne del pavone non andasse mai in decomposizione dopo la morte. I primi Cristiani perciò, logicamente, lo adottavano come simbolo della Risurrezione, l'esistenza gloriosa ed eterna di Cristo. Nell'epoca medioevale, si pensava che il pavone perdesse le penne annualmente, e che le nuove fossero sempre più belle di quelle precedenti.
Insieme con quest'idea, alcune leggende medioevali sostenevano la teoria che i colori sgargianti delle penne del pavone venissero da una dieta speciale. Si riteneva che il pavone potesse uccidere e mangiare i serpenti velenosi, assorbendo il veleno e trasformandolo nei colori delle loro penne.
Anche questa credenza contribuiva grandemente al pavone quale simbolo della Risurrezione di Cristo, dal momento che Cristo "divenne peccato" (2Cor 5, 21) per noi sulla croce, ma poi risuscitò dai morti con il suo corpo glorioso portando per sempre le ferite che avevano distrutto le potenze del male. Ora, a prescindere dalla corettezza o non-corettezza biologica di queste tradizioni, esse ci aiutano a capire come mai gli artisti Cristiani spesso utilizzassero il pavone quale simbolo della Risurrezione e della vita eterna.
Possiamo scoprire, però, un livello ancor più profondo a proposito di questo uccello così affascinante. Durante il giorno, il pavone sembra un animale abbastanza normale, eppure mentre vive, mangia, e si muove qua e là nel podere come qualsiasi altro volatile, tiene in sé uno splendore nascosto. E quando apre le penne, esse esplodono con tutta la loro magnificenza rivelando la loro vera bellezza. Il simbolismo è ovvio. Quando vedi un Cristiano per strada, non riesci a notare nessuna differenza fra lui e qualcuno che non è stato mai battezzato. A giudicare dalle apparenze esterne, tutti e due sono esseri umani normali immersi nel trambusto della vita quotidiana. Eppure, sotto quelle sembianze ordinarie, l'anima del Cristiano possiede uno splendore nascosto a motivo della potenza trasformatrice della grazia di Dio.
La Santissima Trinità abita realmente in quell'anima graziata, e la persona che vive in questo stato ha ricevuto una pletora di doni spirituali: le virtù teologali e tutte le altre virtù infuse, i doni dello Spirito Santo, i sigilli sacramentali del battesimo e della confermazione, ecc.
Queste realtà spirituali sono abitualmente e dinamicamente presenti in ogni Cristiano che vive in stato di grazia, ma non sono visibili solitamente. Il loro massimo splendore sarà visibile solo quando il Cristiano entrerà nella vita eterna e condividerà la Risurrezione gloriosa di Gesù Cristo. In quel momento, la magnificenza nascosta dell'anima di ogni Cristiano sarà rivelata allo stupore di tutti, simile allo stupore che si prova quando all'improvviso il pavone manifesta le sue magnifiche penne. Come tutti i simboli artistici, anche questo del pavone ha certamente i suoi limiti, ma allo stesso tempo mi pare piuttosto efficace e attraente.
fr. Alfred White, O.P.
Convento di S. Domenico, Siena