Letture estive
Il periodo delle vacanze estive è il momento adatto per dedicarsi alla lettura di quei libri che durante l’anno non si ha il tempo e la voglia di legge. Tendenzialmente sotto l’ombrellone o nel fresco delle nostre case con l’aria condizionata cominciamo la lettura di voluminosi romanzi dei generi più disparati, gialli, thriller, d’amore e così via. Quasi mai ci mettiamo ad aprire una pagina della Sacra Scrittura o di un qualche soggetto spirituale, pensiamo che non sono adatti per l’estate, che in questo periodo di caldo afoso sia meglio fare una pausa da tutto ciò che potrebbe farci riflettere un po’ di più.
Non dovete pensare che colui che scrive sia un frate bigotto che inorridisce dinnanzi ai libri “profani” (gli unici libri “profani” per me sono quelli scritti male), infatti sono io il primo che quest’estate mi sono rimesso a rileggere l’intera tetralogia di Tolkien (Lo Hobbit e i tre libri del Signore degli Anelli) e alcuni romanzi “leggeri”.
È da quando sono piccolo che divoro avidamente libri della grande letteratura italiana ed inglese, tuttavia queste letture per quanto belle e proficue sento che non sono abbastanza, che non mi danno quel nutrimento necessario per poter progredire spiritualmente. La lettura di un buon libro di Tolkien, Dostoevskij, Dickens e così via sono utilissimi per nutrire le nostre menti e per dare al nostro cuore un po’ di consolazione, speranza, e sono essi necessari per la nostra crescita umana. Tuttavia per poter crescere umanamente dobbiamo occuparci di quella parte molto intima, anzi la più intima dell’uomo: l’anima.
Oggi non pensiamo quasi più all’anima come il motore che ci tiene su, come quella cosa con la cui presenza ci fa essere veramente vivi, quando oggi pensiamo ad essa non comprendiamo che è un qualcosa che va sempre nutrita e curata. Solitamente nel periodo estivo portiamo o mandiamo in vacanza anche il nostro essere cristiani, ma le nostre anime non vanno mai in vacanza e sempre hanno bisogno di essere accudite e nutrite con una vita spirituale attiva.
Questa vita spirituale consta nella vita sacramentale, nella preghiera personale, nella testimonianza della propria appartenenza a Cristo ed anche nel fare delle gustose letture! È per questo che nonostante i continui spostamenti che faccio durante l’estate, dal convento della Minerva a casa dei miei genitori (per stare un pò con loro) e pure durante il periodo di studio estivo (noi domenicani studiamo sempre, pure d’estate!) porto sempre con me una copia della Sacra Scrittura e qualche libretto di spiritualità.La Sacra Scrittura è infatti la fonte primaria delle letture del Cristiano, essa non è un libro di favole e di racconti mitici ma è il luogo ove possiamo incontrare o scontrarci con la Parola del Signore, ciò che lui ha veramente detto, le Sue parole d’amore per noi. Ma non sempre comprendiamo l’interezza e la profondità di queste parole ed è per questo che sono utilissimi i testi di quegli autori che hanno scandagliato le profondità della Parola di Dio, testi in cui si racconta la propria esperienza d’amore con Dio, testi con i quali si cerca di spiegare un pochino l’insondabile mistero del Dio Trino ed Unico.
Ottimale in questo periodo è abbeverarci a questa fonte di Sacre delizie un po’ alla volta, facendo dei piccoli sorsi, delle degustazioni del dolce vino della Scrittura e degli autori sacri, prendendo dei piccoli brani della Scrittura meditandoli un po’, senza fretta. In questo modo alla fine del periodo delle vacanze potremmo dire che non solo ci siamo abbuffati con dei bei romanzi ma che abbiamo gustato in modo profondo il vero cibo, quell’acqua viva di cui ci parla il vangelo (cfr. Gv 4), acqua che sazia veramente. Buona Lettura!
fr. Manuel G.M. Russo, O.P.