L’inaugurazione della nuova Biblioteca dei Domenicani di Pistoia
Sabato 1 aprile 2017 alle ore 16.30, la Biblioteca dei Domenicani di Pistoia ha riaperto al pubblico dopo gli imponenti lavori di ristrutturazione e di recupero di alcuni spazi, da anni non più in uso, offrendo alla città un prezioso luogo di studio, ma anche di incontro e di scambio di idee ed esperienze. L’inaugurazione s’inscrive nell’ambito delle iniziative di quest’anno 2017, in cui si celebra l’800 anniversario della conferma dell’Ordine domenicano e nel quale Pistoia è stata nominata capitale italiana della cultura.
Hanno partecipato all’evento il vescovo di Pistoia, S. Ecc. Mons. Fausto Tardelli; il priore provinciale, fr. Aldo Tarquini; il sindaco di Pistoia, dott. Samuele Bertinelli; il vice-presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia ing. Giovanni Palchetti; la direttrice della Biblioteca di S. Giorgio e della Forteguerriana, Maria Stella Rasetti; ed infine i curatori del restauro, gli architetti Alessandro Suppressa ed Antonella Galli. La presenza dei frati Predicatori a Pistoia risale al 1259, mentre la prima notizia documentaria sulla biblioteca risale al 1400. Si tratta del lascito di alcuni libri al convento voluto da Bartolomeo Franchi, fratello del vescovo domenicano della città, il beato Andrea.
Alla fine del XV secolo il Consiglio comunale stabilì con una provisione che fosse destinata la somma di mille lire per la costruzione di una biblioteca nel convento domenicano per conservare i libri del domenicano Giovanni di Pietro da Pistoia illustre predicatore, figlio della città. Nei secoli successivi il patrimonio librario conventuale fu incrementato fino a quando, nel 1783, i Domenicani lasciarono la città per volere del vescovo Scipione de’ Ricci trasferendo anche i volumi della biblioteca. Solamente nel 1928 i frati poterono rientrare in città, il 7 marzo, festa di S. Tommaso d’Aquino, quando il convento restaurato dopo circa 140 anni nei quali venne adibito a conservatorio sotto la direzione di una comunità di suore e durante la prima guerra mondiale fu sede di accoglienza di profughi provenienti dal Nord Italia. A Pistoia, la Provincia Romana sotto la cui giurisdizione ricade il convento, stabilì di aprire lo Studio filosofico e teologico per i frati in formazione, grazie all’impegno diuturno dell’allora priore provinciale p. Ludovico Fanfani, al cui nome è legata la riacquisizione dell’importante cenobio da parte dell’Ordine domenicano. Il 24 ottobre 1943 il convento subì ingenti danni per i bombardamenti tedeschi, che avevano di mira la Stazione cittadina. La biblioteca fu rasa al suolo. Solamente alla fine del secondo conflitto mondiale i Domenicani poterono intraprendere l’opera di ricostruzione del convento e, quindi, della biblioteca che, dopo alterne vicende, fu restituita ai frati e alla città con la solenne inaugurazione del 14 marzo 1959.
Da quell’anno ad oggi il patrimonio librario della biblioteca ha subito un notevole accrescimento, ma dopo quasi sessant’anni dall’ultima ristrutturazione i locali adibiti alla sua custodia richiedevano un’operazione di restauro e di risanamento, deciso dal Capitolo provinciale di Pistoia 2013, nell’ambito di valorizzazione delle biblioteche conventuali della nostra Provincia, “luoghi di incontro, dialogo e testimonianza del Vangelo”, come ha sottolineato il priore provinciale fr. Aldo Tarquini nel suo indirizzo di saluto. La ristrutturazione, come hanno illustrato gli architetti Alessandro Suppressa ed Antonella Galli, ha interessato le coperture, i solai, ma anche l’apertura di nuovi ambienti per la consultazione al pian terreno. Sono state eliminate le barriere architettoniche, oltre alla messa a norma dell’impianto antincendio.
L’antico refettorio del convento è stato destinato a fungere da sala di conferenze, dotate di attrezzature e sistemi di sicurezza adeguati alla nuova destinazione d’uso. Sia il vescovo di Pistoia, mons. Tardelli, sia il sindaco della città, il dott. Bertinelli, nel ripercorrere la plurisecolare storia della presenza domenicana in città, hanno espresso l’auspicio che essa possa continuare, malgrado le difficoltà create dal calo numerico delle vocazioni, proprio per il prezioso apporto culturale che i frati Predicatori hanno offerto al tessuto cittadino nel corso dei secoli. La dottoressa Rasetti ha illustrato la messa in rete e l’operazione di coordinamento delle biblioteche e degli archivi dell’area pistoiese, sottolineando l’importanza di tale integrazione sia nel quadro delle iniziative dell’anno in corso 2017, in cui Pistoia è stata dichiarata capitale italiana della cultura, sia per l’offerta specificamente bibliotecaria, nell’ambito delle molteplici iniziative collaterali promosse dalle biblioteche del Polo pistoiese.La Biblioteca dei Domenicani di Pistoia, riconsegnata alla città dopo questi importanti lavori di ristrutturazione garantisce l’apertura al pubblico nei giorni di lunedì e venerdì dalle 9 alle 13; il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. La consistenza libraria vanta circa 1.000 volumi del Fondo antico (secc. XVI-XIX) e circa 50 mila volumi del Fondo moderno, ai quali si aggiungono 300 riviste, delle quali la metà attualmente attive. Il direttore responsabile è fr. Alessandro Cortesi, superiore del convento, mentre ne è bibliotecario il dott. Alberto Coco, diplomato presso la Scuola di Biblioteconomia della Biblioteca Apostolica Vaticana, autore tra l’altro di un’agile e ben documentata storia della biblioteca, dal titolo: La Biblioteca dei Domenicani di Pistoia. Ottocento anni di storia (Firenze, Nerbini, 2016)
La valorizzazione del patrimonio librario di una biblioteca conventuale o provinciale è un efficace mezzo non solo di promozione culturale ma di apostolato, soprattutto per l’Ordine dei Predicatori che, fin dal suo nascere, ha sempre comunicato con la società attraverso il “libro”, prezioso ed interessante manufatto.
fr. Luciano Cinelli, O.P.
Bibliotecario di Provincia