Ancora un po' di cronaca... guardando indietro e avanti!
Cronache dal santuario domenicano di S. Maria del Sasso (AR)
Per tutte le chiese domenicane è stato l’anno del duplice Giubileo: il Giubileo della misericordia - già chiuso per tutta la Chiesa con la solennità di Cristo Re, il 20 novembre scorso – mentre nell’Ordine Domenicano si chiuderà il 21 gennaio 2017. Qui al Santuario per questo importante evento verrà celebrata una solenne S. Messa alle ore 17, con la presenza del Patriarca di Venezia, l’arcivescovo Francesco Moraglia.
Per noi, un richiamo interessante a questo Giubileo è stata la realizzazione del nostro artistico presepio, con i vari elementi che lo compongono. Rimandiamo al nostro sito (santamariadelsasso.it) dove verrà inserito, nei prossimi giorni, un particolare servizio sul presepio.
Qui al Santuario questo anno è stato vissuto con particolare impegno e numerosi sono stati i fedeli, venuti da vicino e lontano. Le varie celebrazioni, per il dono della indulgenza giubilare – preparate con particolare impegno sono state vissute con intensa partecipazione. Le Sante Messe dei giorni festivi sono state animate da bravi lettori, ministranti e canti accompagnati dall’organo. Anche il Coro del Santuario- che da quasi 20 anni rende un prezioso servizio - ha contribuito maggiormente con la propria partecipazione.
Abbiamo poi preparato altre due ricorrenze: l’Immacolata e le feste natalizie. L’Immacolata è una solennità molto sentita qui al Santuario e ha sempre un particolare risalto. La chiesa viene preparata con addobbo solenne. Quest’anno è stato con noi il Padre Priore del convento della Minerva, di Roma, P. Riccardo Lufrani, che ha celebrato la solenne Messa vespertina delle ore 17. Per l’occasione il coro del Santuario ha eseguito anche dei canti in gregoriano come l’antica antifona mariana “Speciosa”. E’ una vera impresa far cantare il gregoriano, lontano ormai dalla sensibilità musicale di oggi, ma il nostro Coro, con tanto impegno e buona volontà è riuscito ad imparare ed eseguire in modo soddisfacente questa bella antifona a altre melodie gregoriane, come la bellissima sequenza di Natale “Laetabundus”, di una musicalità e di un contenuto poetico e teologico veramente straordinari.
Le feste natalizie richiamano tanta gente al Santuario, per partecipare alle celebrazioni e visitare il presepio. Altra bella tradizione è la Novena in preparazione al Natale (dal 15 al 23 dicembre, alle ore 21) che viene celebrata nel Coro monastico; seguiamo uno schema molto semplice: lettura di passi dell’Antico testamento, adorazione eucaristica, preghiere e canto delle famose antifone “O”, oltre al al Magnificat, con benedizione finale e canto. Tanti sono i fedeli che partecipano con vera gioia. In tutto il tempo di Natale troviamo il Santuario vestito a festa, con addobbi e paramenti appropriati.
Da ricordare un mercatino missionario allestito ogni anno, chiamato “mercatino dell’Immacolata”. Un gruppo di persone organizza il tutto a favore delle nostre Missioni i n Pakistan e Guatemala. Il ricavato sempre abbastanza consistente - viene donato ai bambini più poveri delle nostre missioni, per un natale più sereno. Questo mercatino è ormai una tradizione, e viene visitato, anno dopo anno, da sempre più numerosi benefattori.
Anche quest’anno non sono mancati importanti lavori di manutenzione e restauro. E’ stato rifatto tutto il selciato del piazzale antistante la chiesa, a spese delle Belle Arti; il lavoro sarà ultimato in primavera nella parte davanti all’entrata del Convento. E’ stato restaurato il quadro di San Giacinto, opera del pittore seicentesco Buti; anche oggetti e paramenti sacri di particolare valore hanno avuto bisogno di ripulitura e interventi. Inoltre, sempre a spese del Santuario, è stata fatta la completa archiviazione computerizzata degli oggetti sacri e paramenti più importanti con la collaborazione di esperti dell’università di Siena..
Questo piccolo luogo domenicano, rappresenta una preziosa ricchezza di storia, fede e arte. Quanti lo visitano restano ammirati per le cose belle che vedono e i messaggi che questo luogo esprime e comunica. Questo complesso architettonico, riconosciuto come monumento nazionale fin dal 1899 – comprende la chiesa superiore, coro, cripta, chiesa inferiore, chiostro, monastero e convento.
fr. Giuseppe Serrotti, O.P.