La Samaritana
Es 17,3-7 Sal 94 Rm 5,1-2.5-8 Gv 4,5-42
Gli antefatti sono noti: Gesù e i Discepoli andando a Gerusalemme, passano per la Samaria. Gesù ha fame e, giunti al pozzo di Sicar, mentre i Discepoli entrano in Samaria a comprare provviste, Gesù resta solo al pozzo. A questo punto arriva la donna samaritana ad attingere acqua e inizia il dialogo. Un dialogo speciale nel quale, secondo lo stile di Giovanni, vari piani s’intersecano e si sovrappongono tra loro, piani tutti volti ad entrare nella vita degli interlocutori, fino ai loro reconditi più profondi, più intimi.
L’acqua che gorgoglia passando dal secchio alla brocca, stimola la sete di Gesù che fa la sua richiesta: “Dammi da bere”. Le difese ideologico-religiose-morali si trasformano in un dialogo dove si costruiscono scelte di vita. “… se tu conoscessi il dono di Dio… ti darei acqua viva… Il pozzo è profondo… non hai secchio…” fino a lasciare la brocca al pozzo e correre a portare l’annuncio dell’incontro: urgenza dell’evangelizzazione! “… il Messia… sono io che parlo con te… ho incontrato un uomo… molti credettero…”
E i Discepoli? “…si meravigliarono che parlasse con una donna… Rabbì, mangia... Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete”.
Celebriamo l’Eucaristia. Siamo tutti al pozzo di Giacobbe, Gesù è presente, si rivela a noi, ci parla… ci sazia con il cibo di vita. La città ci aspetta, aspetta che noi annunciamo che abbiamo incontrato il Messia, che la nostra vita è cambiata.
fr. Alberto Fazzini
Casa S. Domenico di Cagliari