Il Capitolo generale...
Il Capitolo generale
dei Frati predicatori
Nella legislazione dei Frati Predicatori il Capitolo generale è il supremo organo di governo. E’ previsto che si celebri ogni tre anni con questa articolazione:
- la prima volta è formato dai Definitori, cioè frati che non hanno responsabilità di governo, delegati dalle singole Province;
- la seconda volta raduna i superiori Provinciali;
- la terza volta riunisce insieme i Definitori e i Provinciali (in questo caso prevede anche l’elezione del Maestro dell’Ordine).
Il Capitolo generale rappresenta una periodica e costante revisione dell’organizzazione dell’Ordine e della vita dei frati in vista di un rinnovamento sempre necessario e un adeguamento alle situazioni e ai problemi nuovi che la vita propone. Tutti gli aspetti della vita religiosa domenicana vengono presi in esame per adottare i necessari adattamenti e ridefinire gli ordinamenti più consoni alle mutate situazioni.
Normalmente il Capitolo ha due fasi. La prima è caratterizzata dal lavoro per gruppi: tutti i capitolari e gli invitati (in base alle loro preferenze) sono divisi in commissioni. Ogni commissione riflette e discute sul tema che le è stato assegnato ed elabora un documento. La seconda fase si svolge in assemblea plenaria alla quale vengono presentati i vari documenti per l’esame definitivo e l’approvazione.
Quest’anno, ricorrendo l’ottavo centenario della fondazione dell’Ordine, il Capitolo generale si è riunito a Bologna, dove il nostro fondatore è sepolto e dove si svolse nel 1220 il primo Capitolo generale dell’Ordine alla presenza di S. Domenico. A questo Capitolo hanno partecipato i Provinciali, cioè i superiori delle varie entità di cui è composto l’Ordine (in tutto 51) che dal 15 luglio al 4 agosto si sono ritrovati per partecipare a questa straordinaria assise, presieduta da fr. Bruno Cadoré, Maestro dell’Ordine.
Hanno partecipato come invitati, anche alcuni membri della curia generalizia, i rappresentanti dei diversi rami della Famiglia domenicana (due Fratelli cooperatori, due monache, due suore di vita attiva, un rappresentante delle fraternite sacerdotali, un rappresentante delle fraternite laiche, un rappresentante della Gioventù domenicana) e altri invitati dal Maestro dell’Ordine.
Questo capitolo, per la coincidenza con l’ottavo centenario, oltre al lavoro ordinario, ha avuto anche alcuni momenti di particolare significato.
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Si è aperto con un pellegrinaggio in cui i capitolari insieme ad una rappresentanza di studenti provenienti da tutto il mondo hanno ripercorso l’ultimo viaggio di S. Domenico dal colle dell’Osservanza fino al convento dove il nostro fondatore ha concluso la sua vita terrena ed è sepolto nella meravigliosa Arca.
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Il primo giorno di lavoro lo abbiamo dedicato all’ascolto e al confronto con i nostri fratelli più giovani, gli studenti, che dopo aver percorso nelle settimane precedenti un itinerario che li ha portati a incontrarsi con i luoghi più significativi della storia di S. Domenico, ci hanno parlato e presentato le loro aspettative.
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Il secondo giorno è stato dedicato al ritiro e alla meditazione, nella quale ci ha guidati il Ministro generale dei Frati Minori, P. Michael Perry.
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Durante il Capitolo c’è stato anche un incontro con la Commissione Internazionale delle Monache domenicane con cui abbiamo condiviso progetti e speranze per il futuro.
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L’ultimo giorno ci siamo recati a Roma per l’udienza del Papa, molto suggestiva e significativa per le parole che il S. Padre ci ha rivolto. “Cari fratelli e sorelle, con cuore grato per i beni ricevuti dal Signore per il vostro Ordine e per la Chiesa, vi incoraggio a seguire con gioia il carisma ispirato a san Domenico e che è stato vissuto con sfumature diverse da tanti santi e sante della famiglia domenicana. Il suo esempio è stimolo ad affrontare il futuro con speranza, sapendo che Dio rinnova sempre tutto... e non toglie. Che Nostra Madre, la Vergine del Rosario, interceda per voi e vi protegga, perché siate predicatori e testimoni coraggiosi dell’amore di Dio”.
Il risultato del Capitolo sono gli Atti che saranno pubblicati e diffusi prossimamente, in cui vengono proposte le linee operative per i prossimi anni.
Tutti gli argomenti trattati sono attraversati ovviamente dal tema della predicazione che rappresenta la missione di ciascuno dei domenicani (predicatori): “Siamo stati inviati come fratelli per costruire comunità. La vita fraterna e contemplativa è parte della nostra missione… La vita fraterna è costitutiva dell’ identità del predicatore. L’unanimità di cuore e di mente è una forma eloquente di predicazione perché conferisce credibilità alla missione. Come si può predicare l’amore di Dio se non si crea comunione con i fratelli? …. Per questo motivo la comunità domenicana è denominata Sancta Praedicatio” (dal Prologo degli Atti 2016).
Fr. Aldo Tarquini, O.P.
Priore provinciale