Amore e perdono
Is 55,10-11 Sal 33 Mt 6,7-15:
Il brano evangelico di oggi ci invita a riflettere sull’amore e sul perdono. Quando preghiamo, chiediamo al Signore di rimettere “a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12). Se perdoneremo agli altri le loro colpe, il Padre nostro perdonerà le nostre (cf Mt 6,14). Perché amare e perdonare tutti? Perché perdonare sempre, persino i nemici? Direi almeno per due motivi
Innanzitutto perché Dio ci perdona sempre. Il sacramento della Riconciliazione ricostruisce l’amicizia con Dio persa a causa dei peccati commessi. Confessandoci spesso, facendo esperienza del perdono di Dio, impariamo a perdonare a nostra volta gli altri. Nel confessarci da una parte abbiamo la certezza di essere stati perdonati da Dio, certezza che non abbiamo se confessiamo i nostri peccati direttamente a Dio in preghiera senza passare per il confessionale; dall’altra è una scuola di perdono. Come Dio offre gratuitamente ad ogni uomo, giusto e ingiusto, buono e cattivo, i suoi doni, così il cristiano ama gratuitamente e incondizionatamente ogni uomo.
In secondo luogo dobbiamo perdonare anche i nemici perché lo ha fatto Gesù, lui che insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato non minacciava vendetta. Gesù non ci chiede di essere amici dei nostri nemici, o di fare finta che non sia successo niente, ci chiede di sopportare l’umiliazione, di non moltiplicare la violenza, di vincere il male con il bene, di non togliere a coloro che ci hanno offeso il saluto e la risposta alle domande. Il vero vincitore, il più forte, il più coraggioso, non è l’offensore, ma chi rinuncia alla vendetta.
fr. Manolo Puppini
Convento S. Maria del Rosario, Roma