Il Cristo medico delle anime e dei corpi
Is 58,9b-14 - Sal 85 (86) - Lc 5,27-32
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano». (Lc 5,31-32).
Con queste ultime parole si conclude il passo evangelico che oggi la Liturgia ci offre. E’ una frase ad effetto, che sconvolge! Gesù in questa breve frase compendia tutto il Mistero Divino, il Progetto d’amore che Egli ha per noi. Oggi come allora noi ci riteniamo giusti e retti e non bisognosi delle carezze del Signore ed inorridiamo di fronte a coloro sui quali il Signore opera un cambiamento, ovvero ci scandalizziamo dei pubblicani del nostro tempo che tutto d’un tratto si alzano “dal banco delle imposte” di una vita senza Grazia e cominciano a vivere col Signore.
La Chiesa ascoltando l’invito di Cristo Medico delle anime e dei corpi ci invita in questo periodo a rivivere con Gesù il Deserto, a sperimentare la Sua mano misericordiosa ed in particolar modo ad ascoltarlo mentre ci chiama non alla morte ma alla vita. Affidiamoci con umiltà a Lui e confidiamo nelle medicine che ci somministra (in particolar modo i Sacramenti) perché chi accoglie Cristo nell’interno della sua casa, vien saziato dalle gioie più straordinarie (S. Ambrogio), gioie queste che giorno dopo giorno possiamo ottenere! … Il tutto sta nel sollevarsi e seguire il solo Medico che davvero conosce le nostre malattie, malattie di cui Lui solo è il farmaco.
fr. Manuel Russo
Studente al convento di S. Domenico in Bologna