Che possiamo essere la voce che grida nel deserto!
Lectio divina
sul Vangelo di domenica 6 dicembre
Lc 3,1-6
Studium:
Uno degli aspetti del Vangelo di Luca è rappresentato dalle informazioni storiche. Le date e i luoghi che ci permettono di situare Gesù nella storia.
In questo periodo descritto da Lc 3,1-2,: i giudei soffrono a causa dell’imperialismo romano, della corruzione dei loro capi, della mancanza di fede dei loro preti, della radicalizzazione politica del popolo che si divide in fazioni e in partiti politici inconciliabili tra loro. La situazione caotica nella quale il popolo si trova spinge a credere al compimento della promessa di Dio: Il Regno di Dio sta arrivando e la storia prenderà una nuova direzione. Per l’evangelista san Luca la venuta di Gesù tra gli uomini cambierà il corso della storia del mondo. Il cuore del testo di Lc 3, 1-2, è in effetti la Parola di Dio che Giovanni Battista annuncia. La sua predicazione suscita molta attenzione.
Il testo del Profeta Isaia, 40,3-5 ripreso da san Luca nello stesso terzo capitolo ai versetti 3-6, presenta Giovanni come colui che proclama i cambiamenti esistenziali, esortando il popolo alla conversione, non soltanto individuale, ma anche strutturale. Nella prima lettura, (Bar. 5,7) ritroviamo la stessa espressione, “le alte montagne e le colline eterne saranno abbassate e le colline saranno appianate” : uno dei compiti dei profeti è il richiamo alla conversione.
Nella seconda lettura san Paolo ringrazia Dio e manifesta i suoi sentimenti di gratitudine alla comunità di Filippi (Fil 1, 4-6), una comunità aperta all’azione di Dio e che vive in questo processo di conversione. San Luca mette in evidenza l’universalità della salvezza cristiana, mettendo in relazione l’annuncio della venuta di Cristo e la missione del suo Precursore.
Nella prima lettura, il profeta Baruc descrive lo splendore della salvezza messianica donata da Dio a tutti i popoli, (Bar 5,4-5). Egli invita tutti a rivestirsi del mantello della giustizia di Dio. Perché Dio condurrà Israele nella gioia alla luce della sua Gloria., offrendogli come scorta la sua misericordia e la sua giustizia (Bar 5,8).
In questa seconda domenica dell’Avvento, questo tempo liturgico ci invita a essere attenti alla Parola, al fine di ascoltare il Signore. L’Ordine dei Predicatori vive un tempo giubilare: un lungo cammino di 800 anni percorso come servitore e predicatore della Parola del Verbo rivelato nella sacra Scrittura e nella storia. In un tempo di kairos e di sfide il Signore fa di san Domenico un collaboratore della sua opera, ecco perché cantiamo nell’inno al giubileo: “Laudare, Benedicere, Praedicare”. In più avremo l’apertura del Giubileo straordinario della Misericordia, l’8 dicembre prossimo. Siamo invitati, come Chiesa , a cercare , come il nostro padre san Domenico, il “volto della misericordia”.
Giovanni Battista denuncia le strade deformate dell’umanità che si rifiuta di accogliere la venuta e la manifestazione della giustizia divina. Noi viviamo in un contesto e una realtà inquietanti, e tutto ciò ci impedisce di camminare nella speranza e nella gioia. Nonostante questo noi siamo chiamati a vivere nella spoliazione e a rivestirci del manto della giustizia e a lasciare che Dio ci mostri la sua grandezza (Bar 5,1-3). Apriamoci alla novità e noi saremo capaci di camminare con Dio a di accogliere la vita che Lui ci offre (Fil 6,10-11).
E’ necessario seguire la via dritta, d’avere un orizzonte di vita , di avere una buona vita interiore e di spianare la nostra strada. Noi siamo nel mezzo del deserto, nella realtà di oggi, e noi dobbiamo essere la voce che grida per la giustizia, che annuncia la venuta e la presenza del Messia.
Noi viviamo dunque il paradosso della presenza del Regno di Dio nella storia, il “già qui e non ancora”. Il Signore della Storia cammina con noi. Lui è il nostro cammino e ci aiuta a discernere il meglio (Fil 1,10), le strade e gli incroci. L’itinerario evangelico del mondo è il nostro chiostro e in questo mondo noi siamo inviati ad essere luce che illumina e dona un nuovo sapore. Noi siamo in cammino con lui che è la Via e la ragione del nostro camminare.
Oratio:
Signore, Dio della vita e della storia, noi ti ringraziamo per questo tempo favorevole dell’Avvento e per quello del Giubileo: sono delle opportunità che noi abbiamo per vivere e testimoniare nel mondo l’amore che tu hai verso di noi e per l’umanità. Tu sei la nostra strada, e , allo stesso tempo, il nostro compagno di strada. Donaci il coraggio e l’audacia dei profeti che, in mezzo all’oppressione e all’oscurità, sollevano la loro voce per difendere la vita, la verità per risvegliare in tutti il desiderio di mettersi in cammino alla ricerca della salvezza. Noi ti preghiamo, in nome di Gesù Cristo che vie e regna con te e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Contemplatio:
Viviamo nella gioia il tempo dell’Avvento, ascoltiamo la voce che grida nel deserto e cerchiamo di convertirci. Noi siamo nel mondo la voce che grida per la giustizia e la pace.
Suor Celestina Veloso Freitas, O.P. (Sr. Tina)
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