Dio ci supplica: lasciamoci riconciliare
Gl 2,12-18 Sal 50, 3-6.12-14.17 2Cor 5,20-6,2 Mt 6,1-6.16-18
Il periodo della quaresima che inizia oggi è ben più che una pratica di mortificazione e di digiuno. È “un cammino di vera conversione” nel quale la liturgia ci introduce con le parole del profeta Gioele: ritornate a Dio con tutto il cuore. Si tratta di un impegno serio che deve condurci preparati alla Pasqua.
E’ a questo punto di arrivo, la Pasqua, che si collegano le parole di Paolo: “Lasciatevi riconciliare con Dio”. L’evento pasquale della riconciliazione di Dio con l’umanità, già compiuto attraverso l’obbedienza di Gesù, fattosi “peccato in nostro favore”, si deve realizzare ora per ciascuno di noi perché in lui possiamo diventare “giustizia di Dio”.
Il momento è favorevole e il tempo è propizio per accogliere il dono che ci è offerto dell’azione riconciliatrice di Dio. Entriamo in questo cammino quaresimale con gli strumenti che il Vangelo ci propone: le opere di carità, la preghiera e la rinuncia, non con gesti formali ed esteriori, come fanno gli ipocriti, ma come segno di un rinnovamento interiore che ci porti ad una maggiore fedeltà alla Parola di Dio, ad una preghiera più intima e sincera, ad una carità verso gli altri che ispiri i nostri comportamenti.
Ritorniamo a Dio che è misericordioso e pietoso, affidiamoci alla sua misericordia perché ricostruisca in noi la sua immagine, ci dia un cuore nuovo, capace di relazioni secondo giustizia. Dio stesso ci supplica: lasciatevi riconciliare. Partiamo da dove siamo, con le nostre risorse e le nostre miserie, le nostre certezze e i nostri dubbi, la nostra buona volontà e le nostre mancanze. Lasciamoci riconciliare con Dio per divenire giustizia di Dio e suoi ambasciatori nel mondo.
fr. Aldo Tarquini
Priore Provinciale