Oltre l'evidenza
Padre, non sappiamo più ascoltare; Padre, nessuno più ascolta nessuno: nessuno sa fare più silenzio!
Abbiamo perso il senso della contemplazione, perciò siamo così soli e vuoti, così rumorosi e insensati; e inevitabilmente idolatri! Anche quando l'angoscia ci assale donaci, o Padre, di non dubitare; o anche di dubitare, ma insieme di sempre più credere: di credere alla tua fedeltà, al tuo amore al di là di tutte le apparenze; e con il tuo Spirito sempre presente nella nostra storia.
David Maria Turoldo
Sembrerà strano, però in questa nostra società rumorosa abbiamo perso quasi completamente l’udito…. Non sappiamo più ascoltare, né con le orecchie né con il cuore…E’ l’incredibile paradosso di una società che pure è immersa in una comunicazione no stop. Milioni di informazioni, di tutti i generi, da tutti i mezzi; però spesso non sappiamo ascoltare neanche il nostro vicino di casa. Può sembrare assurdo, ma avviene più di quanto si creda; a volte questa incapacità si ripercuote anche nel nostro intimo tanto che diventiamo sordi perfino a noi stessi. Questo è uno dei paradossi della comunicazione! Quando c'è silenzio sono assenti sia i suoni sia i rumori, ma normalmente qualsiasi suono inferiore a 20 decibel non è percepibile e quindi viene considerato del tutto assente. In senso figurato, il silenzio è 'astensione dalla parola e dal dialogo. Proprio come le parole, il silenzio è un'arma a doppio taglio. Può ferire o può guarire... Può accompagnare o può allontanare... Può uccidere o può far rinascere... Può essere un dono o un veleno... Più il tempo passa e più si impara a dosarle, a saperle usare per esprimere ciò che si è. Le parole non esisterebbero senza il silenzio che fa loro da sfondo... e il silenzio non esisterebbe senza che le parole ne rivelassero l'esistenza con la loro assenza... proprio come le ombre esistono poiché la luce le rivela.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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