Forza dei deboli
Signore Gesù, io sono povero e anche tu lo sei; sono debole e anche tu lo sei; sono uomo e anche tu lo sei.
Ogni mia grandezza viene dalla tua piccolezza; ogni mia forza viene dalla tua debolezza; ogni mia sapienza viene dalla tua follia! Correrò verso di te Signore, che guarisci gli infermi, fortifichi i deboli, e ridoni gioia ai cuori immersi nella tristezza. Io ti seguirò, Signore Gesù.
Aelredo di Rievaulx
« Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità ... quando sono debole, è allora che sono forte » (2 Cor 12, 9-10). « Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità ... quando sono debole, è allora che sono forte » (2 Cor 12, 9-10). La « povertà » cristiana è il segreto del santo e dell'apostolo. Questa povertà fu la forza del pubblicano per pregare con umiltà e fu la forza di Paolo per evangelizzare il mondo greco-romano. Fu la forza della « piena di grazia » che stimò il suo nulla come il centro delle divine predilezioni. Dio ci ama così come siamo, a condizione che noi ci sforziamo di migliorare. La povertà, o senso del proprio limite, è il segreto delle beatitudini; allora si reagisce con l’amore in qualsiasi circostanza, poiché nessuno ci può togliere la nostra ricchezza: Dio. È il « solo Dio basta » dei santi, ciò che sembrano folli a quanti non lo sono. Ciascun « pazzo » ha il suo pallino. La sicurezza dell'apostolo si basa proprio sul fatto che non cerca appoggio in se stesso. Gli basta la grazia di Dio. Non ha altra sicurezza che la grazia di Dio. Allora si capisce come una nuova difficoltà possa diventare una nuova possibilità di amore e di evangelizzazione; una nuova difficoltà smonta i nostri piani e le nostre forze che sono castelli di sabbia. La «roccia » è Cristo ...
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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