DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Insegnami ad ascoltare

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Insegnami ad ascoltare, o mio Dio, chi sta accanto a me, la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi.

Aiutami a capire che, per quante parole io possa udire, il messaggio è: "Accoglimi come persona. Ascolta me". Insegnami ad ascoltare, o Dio premuroso, i lontani, il bisbiglio dei senza speranza, il lamento dei dimenticati, il grido degli angosciati. Insegnami ad ascoltare, o Dio, mia Madre, me stesso. Aiutami ad avere meno paura, a fidarmi della voce interiore, che risuona nel mio intimo. Insegnami ad ascoltare, Santo Spirito, la tua voce, nell'attività e nella noia, nella sicurezza e nel dubbio, nel rumore e nel silenzio.

Ruth McLean

Dio, in Gesù Cristo, è venuto appunto a mostrarci che Egli ascolta le nostre invocazioni d’aiuto, perché Gesù non è mai rimasto indifferente di fronte ai bisogni materiali e spirituali di chi incontrava, ma ha sempre saputo ascoltare la gente e, soprattutto, ha saputo porgere l’orecchio a quelle persone a cui nessuno prestava ascolto. In questo modo Gesù ci ha rivelato che l’amore verso il prossimo comincia con la disposizione ad ascoltarlo. Bonhoeffer, nel suo libro intitolato “Vita comune”, scrive appunto: “Il primo servizio che si deve agli altri nella comunione, consiste nel prestar loro ascolto. L’amore per Dio comincia con l’ascolto della sua Parola, e analogamente l’amore per il fratello comincia con l’imparare ad ascoltarlo”. Ora Gesù è per noi colui che ama Dio fino in fondo, perché è l’unico che sa veramente prestare ascolto alla voce del Padre, un ascolto che non si ferma al semplice udire con le orecchie, ma che si traduce immediatamente in una ubbidienza totale e incondizionata alla volontà del Padre. E Gesù è, allo stesso tempo, colui che ha amato il prossimo fino in fondo, perché è l’unico che ha saputo prestare ascolto a ogni genere di persona: ai suoi discepoli come ai suoi avversari; al suo popolo come agli stranieri, agli uomini alle donne senza distinzione, ai ricchi e ai poveri; a chi si credeva giusto come a chi si riconosceva peccatore. La nostra capacità di ascoltare invece spesso è selettiva, perché per esempio la nostra preferenza va a chi sappiamo già che la pensa come noi; Gesù ha ascoltato tutti, perché è venuto per amare tutti. E per poter amare l’altro bisogna innanzitutto disporsi con amore ad ascoltarlo. Per noi è difficile ascoltarci come dovremmo, perché spesso è faticoso: l’altro ci disturba, ci distoglie dai nostri impegni, ci distrae o ci coinvolge troppo, ma possiamo però imparare a farlo seguendo l’esempio di Cristo.

 

(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)

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