Sia fatta la tua volontà
Signore, tu sei il Padre della sapienza e sei mio Padre.
Lasciami seguire ciecamente i tuoi sentieri senza cercare di capire: tu mi guiderai anche nel buio per portarmi fino a te. Signore, sia fatta la tua volontà: sono pronta! Tu sei il Signore del tempo e anche questo momento ti appartiene. Realizza in me ciò che nella tua Sapienza hai già previsto. Se mi chiami all'offerta del silenzio, aiutami a rispondere. Fa' che chiuda gli occhi su tutto ciò che sono perché morta a me stessa viva solo per te.
Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)
Suona fiera e stridente la dichiarazione ferma di Edith Stein: "Credo in Dio. Credo che la natura di Dio è amore; credo che nell’amore l’uomo esiste, è sostenuto da Dio, è salvato da Dio". In un mondo insanguinato dalla violenza, assurdo e feroce, che ancora si domanda: E’ possibile credere in Dio, dopo Auschwitz? 9 agosto 1942, Edith uccisa ad Auschwitz In un biglietto inviato dal campo di concentramento Edith Stein scrisse: "Sono contenta di tutto. Una "Scientia Crucis" la si può acquistare solo se la croce la si sente pesare in tutta la sua gravità. Di questo sono stata convinta fin dal primo momento e ho detto di cuore: "Ave Crux, spes unica". Morì probabilmente poche ore dopo il suo arrivo, nella camera a gas e poi gettata nel forno crematorio. Di lei non fu trovano nulla. Questo fu il testamento spirituale: d'ora accetto con gioia la morte che Dio mi ha riservato in perfetta sottomissione alla sua santissima volontà. Chiedo al Signore che voglia accettare la mia vita e la mia morte per il suo onore e la sua esaltazione, per tutte le intenzioni dei santissimi cuori di Gesù e Maria e della santa chiesa, soprattutto per la conservazione, la santificazione ed il perfezionamento dell'Ordine del Carmelo, particolarmente dei monasteri di Colonia e di Echt, come espiazione per l'incredulità del popolo ebraico, affinché il Signore sia accolto dai suoi e il suo regno venga nella gloria, per la salvezza della Germania e per la pace del mondo; infine per i miei parenti, vivi e defunti, e per tutti coloro che Dio mi ha dato: perché nessuno di loro si perda.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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