DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Maria donna bellissima

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Santa Maria, donna bellissima, attraverso te vogliamo ringraziare il Signore per il mistero della bellezza.

Egli l'ha disseminata qua e là sulla terra, perché lungo la strada, tenga deste, nel nostro cuore di viandanti, le nostalgie insopprimibili del cielo. Riconciliaci con la bellezza .Tu lo sai che dura poco nelle nostre mani rapaci. Facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo.

Tonino Bello

Nelle litanie Lauretane, troviamo questa invocazione a Maria: Rosa mistica. Si, la Rosa mistica ci apre una via di salvezza in mezzo al deserto che ci soffoca. È la via della bellezza . Perché solo la bellezza ci salverà. La rosa, appunto, dice prima di tutto bellezza di Maria. Non solo bellezza spirituale, ma anche fisica. Non solo bellezza dell'anima (neppure sfiorata dall'ombra del peccato, per cui Dio vi si poteva riflettere come in uno specchio terso), ma anche la bellezza del suo corpo di donna. Come diceva Paolo VI: Maria, tu sei il sommo della bellezza". E ancora: "Maria, tu sei la figura unica e tipica di bellezza di innocenza, di vita nuova. Infine: la tua bellezza, Maria, è trasformante; la tua bellezza è un dono che riposa; e tu, Maria, nelle angosce della vita calmi ogni inquietudine. Ecco, forse il contesto più adatto per comprendere la Rosa mistica della litania non è tanto quello del giardino ben curato e debitamente recintato bensì il deserto. Perché la nostra terra sovente assomiglia a un deserto. Il giardino delle origini che dovevamo custodire l'abbiamo ridotto a uno squallido deserto dove imperversano gli egoismi più forsennati la violenza, la morte, le brutture più assortite. Ed ecco che si coglie il contrasto tra l'aridità e la sterilità del deserto e la rosa con il suo fresco messaggio di vita e di bellezza. Sui fetori pestilenziali che si levano da ogni parte si impone il profumo della rosa. Quella è una prosa che spunta in mezzo ai rovi, ai cardi, alle spine delle nostre contraddizioni, delle nostre miserie, dei nostri squallori, delle nostre follie, e vi introduce la nota colorata della speranza. La Rosa mistica che Maria fiorisce tra le macerie delle nostre devastazioni, in mezzo alla sua morbidezza di troppe nostre imprese sciagurate. La dolcezza opposta alla brutalità. La delicatezza opposta alla volgarità la fantasia opposta alla ottusa razionalità. Il miracolo della bellezza opposto alla piattezza e alla banalità. D'altra parte, Maria è sempre stata esaltata come tota pulcra. Lei è "tutta bella", splendida, incantevole, affascinante. Fortuna che un vescovo munito di coraggio e di sensibilità poetica non ha le titubanze dei teologi di mestiere. Ed ecco allora sbocciare questa stupenda pagina di Don Tonino Bello.

 

(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)

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