Perché sono nato, dice Dio
Sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero, perché tu possa considerarmi l'unica ricchezza. Sono nato in una stalla, perché tu impari a santificare ogni ambiente. Sono nato debole, dice Dio, perché tu non abbia mai paura di me. Sono nato per amore, perché tu non dubiti mai del mio amore. Sono nato di notte, perché tu creda che io posso illuminare qualsiasi realtà. Sono nato persona, dice Dio, perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso. Sono nato uomo, perché tu possa essere "dio". Sono nato perseguitato, perché tu sappia accettare le difficoltà. Sono nato nella semplicità, perché tu smetta di essere complicato. Sono nato nella tua vita, dice Dio, per portare tutti alla casa del Padre.
Lambert Nolen
Non solo un Dio c’è, ma questo Dio si è fatto uomo, in un bambino, in Gesù di Nazareth. Non solo un Dio c’è, ma questo Dio non è lontano, non è chiuso nel suo cielo, non è indifferente a ciò che avviene sulla terra … Il Natale cristiano racconta questo avvenimento che da venti secoli continua a stupire e a commuovere, che continua a “inquietare” la nostra libertà. “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”. (Luca 2,10-12) Queste parole sono per voi! Ascoltatele! Non riteniate di conoscerne già il significato; fate invece silenzio davanti al Dio che tace, e accettate che Egli vi dica qualcosa di mai udito prima d'ora. Chiudete gli occhi per vedere una luce diversa. Accettate che essa vi riveli ciò che non avete mai visto. Forse voi pensate di conoscere già il segreto di questa notte; ebbene, ammettete di non sapere ancora nulla di quanto può aver luogo per voi, poiché la vostra vita vi sta sempre davanti ... e Dio è la vita. È Lui che giunge fino a voi; vi raggiunge. (card. Jean-Marie Lustiger) Il segreto del Natale lo ritrovi nel silenzio e nello stupore, davanti al presepe … dove puoi scoprire un Dio che si che si mette dentro la vicenda dell’uomo, di tutti gli uomini, un Dio che sta dove gli uomini vivono, nascono, muoiono, amano, soffrono, sperano, perdonano, un Dio che si rivela «nascondendosi» in un uomo, un Dio amabile che si lascia prendere in braccio, un Dio che ha un volto e una storia: quelli di Gesù di Nazareth.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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