Qualcosa per cui valga la pena di vivere
L'uomo non riesce a trattenere il suo amaro e struggente desiderio di sapere se la vita sia soltanto una serie di momentanei processi fisiologici, di desideri e sensazioni che scorrono come i granelli in una clessidra che segna il tempo una volta sola.
Si domanda se la vita è soltanto un miscuglio di fatti privi di rapporti reciproci. Non esiste un'anima sulla terra che non si sia resa conto che la vita è tetra se non si rispecchia in qualcosa che possa durare. Vogliamo tutti convincerci che esiste qualcosa per cui valga la pena di vivere.
Abraham Joshua Heschel
Il martirio è il caso serio che ci ricorda che non esiste una fede «low cost» (papa Francesco), esprime una conformazione a Cristo nella vita e nella morte. E non sempre la morte è la morte corporale. A volte è il martirio delle circostanze, il martirio di una malattia, di una solitudine vissuta con e per amore. Il martire di oggi può anche essere, come spiega bene Timothy Radcliffe , «un insegnante che rimane desto fino a tardi per preparare la lezione per il giorno dopo, o anche solo qualcuno che si preoccupa di sorridere a chi è spossato, sfinito. Può trattarsi di dire sinceramente ciò che si pensa, anche se questo potrebbe rovinare la carriera o far perdere il lavoro».
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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