Regala ciò che non hai
Occupati dei guai, dei problemi del tuo prossimo. Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai, la forza che non possiedi, la speranza che senti vacillare in te, la fiducia di cui sei privo. Illuminali dal tuo buio. Arricchiscili con la tua povertà. Regala un sorriso quando hai voglia di piangere. Produci serenità dalla tempesta che hai dentro. "Ecco, quello che non hai, te lo do". Questo è il tuo paradosso. Ti accorgerai che la gioia a poco a poco entrerà in te, invaderà il tuo essere, diventerà veramente tua nella misura in cui l'avrai regalata agli altri.
Gesù è ossessionato dall’Amore: a tutti i costi vuole farci capire che l’amore è la nostra vita. Non c’è relazione più importante, più vera, più luminosa di quella “fondata” nell’Amore. Se ami sei una persona che accoglie in sé un’altra persona dalla quale vieni accolto: e ancora una volta appare la gioia dell’unità, immagine viva della Trinità. Gesù vive nella pienezza dell’Amore e non si dà pace: vuole che tutti siano raggiunti, toccati, inebriati dal Suo Amore, vuole portarlo a tutti, farlo conoscere, per farlo vivere. Ha bisogno di uomini e donne che credano in lui e nel suo messaggio di Amore: per questo Gesù è continuamente e freneticamente alla ricerca di amici a cui affidare il “mandato” della sua vita: «Amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi». Contempliamo il volto del bambino abbandonato. Come Gesù è alla ricerca frenetica, ossessiva, continua di Amore, di chi gli voglia “regalare” il Suo Amore: ha bisogno di qualcuno che comprenda la sua angosciante fame di amore; di qualcuno che lo sappia accogliere come persona “unica” perché il suo cuore ha, a sua volta, bisogno di “regalare” amore, di accoglierlo nel suo cuore.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
NB: Questa pubblicazione non è a scopo di lucro. Pertanto se qualcuno trovasse qualunque improprietà di pubblicazione o riproduzione nel presente sito è pregato di comunicarlo all'amministratore con un messaggio scritto alla pagina Facebook "www.facebook.com/fratidomenicani". Grazie della vostra collaborazione e segnalazione.