Dinanzi al destino
Non pensare a ciò che può portarti l'avvenire, ma sforzati di essere interiormente calmo e sereno...
poiché non da come si forma il tuo destino, ma dal modo in cui ti comporti dinanzi a esso dipende la felicità della tua vita.
Erich Fromm
L’essere umano, ogni essere umano, è insieme corpo e spirito: è condizionato dalla sua materialità, dalla natura, dall’ereditarietà dei suoi geni, ma elevandosi dalla sua condizione di essere terreno è in grado persino di tradurre istinti elementari in arti, come la culinaria e “l’arte d’amare” ; ogni atto creativo è personale, ma la persona non si può definire perché non è un oggetto: “Per definizione, la persona è ciò che non può essere ripetuto due volte” ; la persona è la zona del “non-inventariabile” perché è la zona della libertà: “E’ una presenza piuttosto che un essere (un essere dispiegato), una presenza attiva e senza fondo”, che si può sperimentare come un “traboccare” . Queste descrizioni ricordano da vicino un’immagine molto significativa dell’essere umano proposta da Erich Fromm in Avere o Essere: “L’uomo attivo, l’uomo vivo, è simile a un ‘recipiente che ingrandisce mentre lo si colma, sì che mai sarà pieno”. (G. Marcel)
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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