Domande e risposte, scienza e vita
Nessuno ha più risposte che contano, perché nessuno pone più le domande giuste.
Tanto meno la scienza, che in Occidente è stata asservita ai grandi interessi economici e messa sull'altare al posto della religione. Così lei stessa è diventata l' "oppio dei popoli", con quella sua falsa pretesa di saper prima o poi risolvere tutti i problemi. La scienza è arrivata a clonare la vita, ma non a dirci che cos'è la vita. La medicina è riuscita a rimandare la morte, ma non a dirci cosa succede dopo la morte. O sappiamo forse davvero che cosa permette ai nostri occhi di vedere e alla nostra mente di pensare?
Tiziano Terzani
Forse, in fin dei conti, la paura più grande che ognuno di noi si porta segretamente nel cuore è che questa vita un senso non ce l’abbia. Ecco, allora, che nonostante un anelito di infinito e di significato abiti il suo cuore, l’uomo si accontenta di vivere una vita a metà, cercando di evitare le domande importanti e cercando di sopravvivere a giorni sempre uguali a se stessi, dove l’ansia del successo, il desiderio di arricchimento e la ricerca di piaceri a buon mercato si sono travestiti da “senso della vita”. Qualcuno va oltre, pensando: smettiamola di sognare e accontentiamoci di quello che possiamo avere tra le mani. Pazienza, poi, se dobbiamo sottrarlo, violentemente o astutamente, ad altri. Questa è la vita. Non è più saggio rassegnarsi? Questo è il clima culturale nel quale si trova a vivere oggi l’uomo: la vita sembra essere un inutile susseguirsi di eventi senza senso e senza nesso. I giorni corrono uno dietro l’altro, inarrestabili, tanto “domani arriverà lo stesso”, anche se questa vita un senso non ce l’ha! In questo modo Vasco Rossi consacra l’attuale situazione esistenziale dell’umanità.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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