Trovare Dio
Dio non si trova mai al termine dei miei ragionamenti o delle mie costruzioni mentali. Si trova al termine del mio impegno.
Jean Cardonnel
L'incarnazione intesa come impegno di Dio verso l'umanità ci porta anche a pensare che Dio non detiene un monopolio sull'amore e che potrebbe essere geloso dell'amore che si prova per gli altri. Non esiste concorrenza tra i nostri amori umani e l'amore per Dio. Inoltre il nostro mondo creato vive una specie di autonomia. Dio non è nell'evento, è nel cuore dell'uomo come richiamo alla sua libertà e alla sua responsabilità. Questo ci porta a guardare positivamente alle realtà del nostro mondo, alle realtà culturali oggi sempre più secolarizzate. In un mondo come il nostro, contrassegnato dal pluralismo in molti campi, dove tanti uomini e donne ignorano tutto ciò che riguarda Dio e Gesù, questa convinzione è liberante, perché invita ad un dialogo con il mondo di oggi, essendo coscienti che ogni esperienza umana, anche quella dell'amore, porta nelle sue viscere dei valori, dei semi di Vangelo. Talvolta c'è il rischio di demonizzare il mondo moderno, i suoi modi di essere e di amare. Lo sguardo della fede ci invita a cogliere maggiormente con amore il movimento progressivo di consacrazione del mondo. Certamente il mondo è segnato dal male e dal peccato, ma questo mondo è prima di tutto il luogo dove la potenza liberante dell'amore di Dio si dispiega e opera. «Non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo» ! (Gv 12,47) E' questa la grande speranza che vive in noi. “Lo Spirito che fa battere il cuore di Dio è anche il soffio che fa battere il cuore dell’uomo. In un soffio, dal Padre all’uomo, il Verbo dice : “ Ti amo”. Nello stesso soffio, desiderato ed accolto, l’uomo può dire : “Ti amo” ( Christian de Chergè).
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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