Amicizia
L'amicizia percorre danzando la terra, recando a noi tutti l'appello di aprire gli occhi sulla felicità.
Epicuro
Quando Epicuro nega la politica prevaricante dei politicanti, sottolinea allo stesso tempo che l'uomo non può che essere politicòs,cioè non può non avere rapporti umani. Ma quello a cui allude non è un rapporto politico come lo si intende ora, bensì un rapporto di philia, cioè di amore, di amicizia. Al posto del termine "politica", che al suo orecchio suonava come "prevaricazione", come qualche cosa di privato, Epicuro impiega la parola "utile": l'uomo è uomo in quanto instaura rapporti dove vi sia reciproca utilità. Quindi la molla dell'uomo è l'utile, da non confondersi con l'utilitarismo immediato. Ciò che infatti è chiamato "utilitarismo epicureo" non è altro che l'amicizia. Dal punto di vista epicureo, dunque, il rapporto interpersonale, quando è prevaricazione, è un rapporto doloroso; quando è segnato dalla misura diviene un rapporto piacevole con l’altro e di realizzazione di se stessi.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
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