Amare Dio
Fino a quando si ama il proprio amico, non si può ancora dire se si ama Dio; ma quando si ama il proprio nemico, allora sì che è chiaro che si ama Dio.
Soren Kierkegaard
È comprensibile che chiunque seguisse Gesù fosse stupito dai segni che compiva. Ma lo era anche per le sue parole che scaldano il cuore e lo affascinano; lo accarezzano quando è triste e lo scuotono quando è intorpidito; lo guarisce dalle ferite e ne converte la rotta. Io penso che la folla ami Gesù, perché si sente accolta e capita. Come appare diverso il Dio di Gesù dal Dio severo presentato dai farisei! E Gesù non si risparmia per portare ovunque la Buona Novella del Regno. Egli ama la folla, ne sente compassione (cioè patisce insieme ad essa), non giudica, ma assiste, guida e propone orizzonti nuovi. Nello stesso tempo, è consapevole che questa folla è smarrita come un gregge senza pastore, il più delle volte fragile e senza riferimenti. Perciò chiede operai per la messe. È meraviglioso sapere che Dio ha bisogno di altri che siano consolatori come Lui, che si facciano prossimi alla gente. Gesù allora sogna una Comunità di persone che viva, condivida e proclami il Regno con amore, passione e tenerezza.
(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)
NB: Questa pubblicazione non è a scopo di lucro. Pertanto se qualcuno trovasse qualunque improprietà di pubblicazione o riproduzione nel presente sito è pregato di comunicarlo all'amministratore con un messaggio scritto alla pagina Facebook "www.facebook.com/fratidomenicani". Grazie della vostra collaborazione e segnalazione.