I frati ieri ...
Pubblichiamo con gioia il testo del discorso finale pronunciato da fr. Graziano al termine della solenne celebrazione eucaristica del 23 giugno 2024 a Firenze, nella Basilica di Santa Maria Novella
Carissimi, mi avete fatto dono di un album fotografico. È stato il riaffiorare di ricordi, emozioni, nostalgia di tante persone care che mi hanno circondato di tanto sincero affetto. Sono passati tanti anni… ma il tempo sembra fermarsi, come non fosse mai trascorso! In realtà, com'è ovvio, quante esperienze, quanti incontri, quanti momenti gioiosi e anche drammatici hanno riempito questi anni di grazia! Quale può essere il sentimento prevalente di fronte a queste immagini e a questi ricordi?
È presto detto: un grande senso di riconoscenza verso un Dio che ha voluto "chiamarmi fin dal seno materno…" e che mi ha accompagnato per tutto questo tempo. Se penso che Dio non può sbagliare, mi chiedo cosa abbia trovato in me per privilegiarmi in questo modo? E la risposta la trovo nell'esperienza del popolo di Israele: Scelto da Dio non perché il migliore tra i popoli ma proprio perché l'ultimo… in tutti i sensi.
Pensando a questo guardo con riconoscenza e fiducia alla mia ormai cinquantennale esperienza e sento di dover dare questa testimonianza: voglio cantare (anche se sono stonato) la sua misericordia che non mi mai abbandonato e che mi ha fatto scoprire ogni giorno abissi di pazienza e di amore vincente, provocato dalle mie chiusure e inadempienza.
Ripenso alle tante persone incontrate e che il suo amore mi ha fatto amare… penso a quelli (spero poche) che le mie febolezze e chiusure hanno allontanato dal suo affetto, sperando che la sua grazia avvia colmato i vuoti da me provocati. E poi tutti coi ragazzi e gruppi che non viglio ricordare per nome per non correre il rischio di dimenticare qualcuno (la mia memoria non è mai stata la mia dote migliore, mentre nel mio cuore sono scritti tutti con inchiostro indelebile).
Ringrazio tutti quelli di Sassari per la loro presenza e amicizia e così quelli di Este, di Montepulciano, di Cagliari, di S. Domenico di Fiesole, di Pistoia, di Acireale e, naturalmente quelli di S. Maria del Rosario in Prati e i miei parrocchiani di S. Maria Novella. Mi hanno commosso i vostri doni: grazie infinite per chi si è adoperato per il Calice e per la Casula e il camice. Doni così non ne ho mai ricevuti.
Però devo dire che i più bei doni siete stati voi con la vostra presenza: quelli possono anche passare ma voi certamente no!
Un abbraccio a tutti voi e un…
Grazie di tutto cuore.
P. Graziano
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