“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli”
Ascendendo al cielo (domenica scorsa) Gesù invia i suoi discepoli e invia ciascuno di noi: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli …” Mt 28,19.
Ma come possiamo? Ancora dubitiamo, stiamo aspettando che risolvi i nostri problemi, preferiamo guardare il cielo perché questo mondo non ci capisce, lo temiamo, ci contrasta. Come i discepoli abbiamo paura e ci sentiamo più sicuri restando nelle nostre zone di conforto, quelle che conosciamo meglio, in cui ci muoviamo con disinvoltura, che ci danno sicurezza, che ci fanno stare tranquilli, e, di cui, per protezione, teniamo le porte chiuse.
Ascende il Signore tra canti di gioia
Coloro che si recano in Pellegrinaggio a Gerusalemme come arrivano sul Monte degli Ulivi, trovano una piccola chiesetta, quasi una cappella, delimitata da un alto muro.
Pazientemente si attende che il proprietario, un arabo palestinese, apra la pesante porta in ferro e permetta l’accesso in questo recinto.
La tradizione narra che in questo luogo si compì l’ultimo atto della vita terrena del Cristo.