Archivio Articoli, Avvento 2014

VENERDI 5 DICEMBRE

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La liturgia di questo giorno si occupa delle nostre facoltà visive, non solo nel senso biologico, ma soprattutto quello spirituale. La prima lettura dà la promessa di un futuro pieno di speranza. Il profeta presenta il piano della redenzione divina in termini di avvenimenti che non potrebbero essere oggetti di speranza in circostanze normali, come i cedri di Libano trasformati in un frutetto e il campo fertile e ameno che diventa una foresta.

Ma, ancora piu’ meraviglioso è il fatto che i sordi udranno e i ciechi potranno uscire dal loro mondo di tenebra e vedere. I miti, cioè, coloro che sono senza potere o influenza, troveranno una rinnovata gioia nel Signore mentre i piu’ bisognosi esulteranno nel loro Dio. Dall’altra parte, il tiranno, il beffardo e il malfattori conosceranno una tristissima fine.
Abramo viene proposto come un modello da seguire. Come egli aveva risposto alla chiamata di Dio nella fede e aveva viaggiato verso una terra promessa che non conosceva, cosi’ egli è diventato modello per coloro che ritornano a Giuda e Gerusalemme dopo l’esilio. Abramo fu chiamato di uscire da una condizione di schiavitu’ agli idoli e, insieme con lui, i suoi discendenti, cioè, tutta l’umanità. Se hanno l’umiltà di Abramo, “quelli che sbagliano capiranno e i brontoloni accetteranno l’istruzione”. I loro occhi e i loro orecchi saranno aperti.
L’Avvento è per noi l’occasione di essere piu’ consapevoli della nostra cecità e sordità spirituali. Come gli antichi Israeliti anche noi possiamo provare difficoltà nell’ascoltare veramente la parola di Dio. E, pur essendo cristiani battezzati e praticanti, chi di noi oserebbe dichiarare di “vedere” Gesu’ come Egli è veramente? Nella nostra preparazione alla celebrazione del santo Natale dobbiamo imparare, secondo l’insegnamento del brano evangelico, come ascoltare con piu’ umiltà e obbedienza la parola di Dio allo scopo di inserirci piu’ profondamente nel mistero della vita divina offertaci nella persona di Gesu’ Cristo.

P. Alfred White O.P.
Convento S. Domenico in Siena

Isaia 29,17-24, Sal 26, Matteo 9,27-31