LUNEDI 1 DICEMBRE
Ecco nuovamente il tempo “forte” dell’Avvento, tempo di attesa, di vigilanza, di silenzio. Tutto concorre alla contemplazione della venuta storica di Gesù.
La liturgia ci invita ad attendere il Signore sempre pronti ad accogliere la Parola che si fa carne: et verbum caro factum est e questo bambino che deve nascere soprattutto nei nostri cuori per trasformarli! Vivere questo tempo nella prospettiva di preparare una “dimora” per il Signore; divenire, giorno dopo giorno, “tempio dell’Incarnazione” imitando Maria; essere vigilanti e attenti a quei segni che indicano l’adventus, la venuta del Signore; avvolgersi di quel silenzio che ristora l’animo e lo rende sempre più accogliente: ecco cos’è l’Avvento. E’ tempo fecondo per rigenerarsi spiritualmente e così vivere in pienezza il santo Natale. Nel vangelo odierno, Gesù ammira la fede del centurione…allora aumenta, o Signore, la nostra fede in Te incarnato per noi, in Te nostro fratello, in Te nostro compagno terreno. Il nostro Beato Angelico nell’affresco della Natività, in san Marco, pone il S. P. Domenico in contemplazione del divin Bambino: sia per noi sprone ad intensificare lo stupore di fronte al mistero dell’Incarnazione.
fr. Michele Agostino Corvelli, O.P.
Convento san Domenico (Siena)
Riferimenti scritturistici: Is 2,1-5 Sal 121 Mt 8,5-11